Tonnellate di cibo buttate pur di non darle a chi ha fame: l'ultimo scandalo
Ci sono aiuti alimentari bloccati in tutto il mondo, dopo la decisione americana di chiudere l'agenzia per la cooperazione. Un esempio? Le scorte conservate nei magazzini arabi saranno distrutte

Meno di tre settimane dopo la chiusura finale di Usaid, centinaia di tonnellate di razioni alimentari di emergenza saranno distrutte a causa dell’annullamento dei programmi che le dovevano distribuire, mentre altre migliaia sono prossime alla scadenza. A gennaio, l’Amministrazione Trump ha cominciato a smantellare l'agenzia, chiuso il suo quartier general a Washington, eliminato prima l'83% dei suoi programmi e poi, il primo luglio, cessato del tutto l'erogazione di aiuti esteri, trasferendo la competenza dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (da oltre 60 anni la più grande organizzazione di aiuti umanitari al mondo) al dipartimento di Stato.
Il blocco e i tagli, che hanno portato al licenziamento di migliaia di dipendenti e collaboratori di Usaid, hanno gettato nel caos le operazioni umanitarie globali e ora stanno causando ritardi e vergognosi sprechi. Un portavoce del dipartimento di Stato ha confermato ieri a Reuters che 496 tonnellate di biscotti ad alto valore nutritivo, preparati per far fronte alle emergenze alimentari e prossime alla scadenza in un magazzino del governo statunitense a Dubai saranno distrutte. Ha aggiunto che le scorte, per un valore di 793mila dollari, erano state «acquistate come riserva di emergenza» durante l’Amministrazione di Joe Biden. I biscotti sprecati saranno smaltiti in discarica o inceneriti negli Emirati Arabi Uniti. Ciò costerà al governo statunitense altri 100mila dollari. La decisione di chiudere l’Usaid ha lasciato più di 60mila tonnellate di aiuti alimentari bloccati in tutto il mondo, e solo la denuncia di vari media statunitensi di «sperpero di denaro pubblico» ha spinto un alto funzionario statunitense a stipulare un accordo per la distribuzione di una parte delle forniture, risparmiando 622 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico dall’incenerimento. Donald Trump ha più volte accusato l'agenzia di avere sprecato miliardi di fondi e che la sua eliminazione rientra nell'ambito degli sforzi dell’Amministrazione di ridimensionare il governo federale e ridurre le spese. Questa argomentazione, però, si scontra con un nuovo studio pubblicato dalla rivista medica Lancet che stima che i programmi Usaid abbiano salvato oltre 90 milioni di vite negli ultimi due decenni. I ricercatori prevedono inoltre che, se i tagli attuali continueranno fino al 2030, 14 milioni di persone che altrimenti avrebbero potuto sopravvivere potrebbero morire.
Sin dalla sua fondazione nel 1961, Usaid ha finanziato un'ampia gamma di programmi, dalla distribuzione di pranzi scolastici ai bambini di Haiti alla distribuzione di farmaci contro l'Hiv nell'Africa subsahariana. Intanto la Camera Usa ha appena dato l’approvazione definitiva alla richiesta del presidente di recuperare circa 8 miliardi di dollari per gli aiuti esteri. Il pacchetto cancella fondi già destinati a una serie di programmi pensati per aiutare i Paesi colpiti da siccità, malattie e instabilità politica. Tra questi 800 milioni di dollari per fornire alloggi di emergenza, acqua e ricongiungimento familiare ai rifugiati e 496 milioni di dollari per fornire cibo, acqua e assistenza sanitaria ai paesi colpiti da disastri naturali e conflitti.
Il blocco e i tagli, che hanno portato al licenziamento di migliaia di dipendenti e collaboratori di Usaid, hanno gettato nel caos le operazioni umanitarie globali e ora stanno causando ritardi e vergognosi sprechi. Un portavoce del dipartimento di Stato ha confermato ieri a Reuters che 496 tonnellate di biscotti ad alto valore nutritivo, preparati per far fronte alle emergenze alimentari e prossime alla scadenza in un magazzino del governo statunitense a Dubai saranno distrutte. Ha aggiunto che le scorte, per un valore di 793mila dollari, erano state «acquistate come riserva di emergenza» durante l’Amministrazione di Joe Biden. I biscotti sprecati saranno smaltiti in discarica o inceneriti negli Emirati Arabi Uniti. Ciò costerà al governo statunitense altri 100mila dollari. La decisione di chiudere l’Usaid ha lasciato più di 60mila tonnellate di aiuti alimentari bloccati in tutto il mondo, e solo la denuncia di vari media statunitensi di «sperpero di denaro pubblico» ha spinto un alto funzionario statunitense a stipulare un accordo per la distribuzione di una parte delle forniture, risparmiando 622 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico dall’incenerimento. Donald Trump ha più volte accusato l'agenzia di avere sprecato miliardi di fondi e che la sua eliminazione rientra nell'ambito degli sforzi dell’Amministrazione di ridimensionare il governo federale e ridurre le spese. Questa argomentazione, però, si scontra con un nuovo studio pubblicato dalla rivista medica Lancet che stima che i programmi Usaid abbiano salvato oltre 90 milioni di vite negli ultimi due decenni. I ricercatori prevedono inoltre che, se i tagli attuali continueranno fino al 2030, 14 milioni di persone che altrimenti avrebbero potuto sopravvivere potrebbero morire.
Sin dalla sua fondazione nel 1961, Usaid ha finanziato un'ampia gamma di programmi, dalla distribuzione di pranzi scolastici ai bambini di Haiti alla distribuzione di farmaci contro l'Hiv nell'Africa subsahariana. Intanto la Camera Usa ha appena dato l’approvazione definitiva alla richiesta del presidente di recuperare circa 8 miliardi di dollari per gli aiuti esteri. Il pacchetto cancella fondi già destinati a una serie di programmi pensati per aiutare i Paesi colpiti da siccità, malattie e instabilità politica. Tra questi 800 milioni di dollari per fornire alloggi di emergenza, acqua e ricongiungimento familiare ai rifugiati e 496 milioni di dollari per fornire cibo, acqua e assistenza sanitaria ai paesi colpiti da disastri naturali e conflitti.
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