Su Gaza «grandi progressi nei negoziati». Poi la smentita

Fonti egiziane e israeliane, nella notte, avevano parlato di un accordo imminente dopo l'annuncio del ritiro delle truppe di terra dal Sud dell'enclave. I colloqui dovrebbero riprendere entro 2 giorni
April 7, 2024
Su Gaza «grandi progressi nei negoziati». Poi la smentita
Ansa | La devastazione a Gaza dopo gli ultimi bombardamenti
Una vera svolta o solo ottimistici auspici delle diplomazie? I negoziati sul conflitto nella Striscia di Gaza, in corso al Cairo, sembravano aver portato, la notte scorsa, novità sostanziali verso una soluzione positiva. Dopo che l'esercito di Israele ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra dal sud dell'enclave palestinese, minacciando tuttavia di passare «dalla difesa all'attacco» sul confine con il Libano, una fonte egiziana ha rivelato all'emittente statale Al Qahera che le trattative hanno registrato «grandi progressi» e che i colloqui continueranno nelle prossime 48 ore. Secondo la stessa fonte, ci sarebbe «un accordo sui punti principali tra le varie parti». Le delegazioni di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar stanno lasciando la capitale egiziana ma è previsto il loro ritorno tra due giorni «per concordare gli articoli dell'accordo finale». Una prospettiva, quest’ultima, confermata dall’emittente israeliana Channel 12, per la quale «questa volta è diverso, erano mesi che non eravamo così vicini a un accordo».
Ma, come una doccia fredda, poco fa fonti israeliane hanno fortemente ridimensionato le voci diffuse in precedenza: «Ancora non vediamo una intesa all’orizzonte - hanno spiegato -. La distanza tra le parti è ancora grande e, ad ora, non c’è stato nulla di rilevante». Anche un rappresentante di Hamas ha riferito ad al Jazeera che per ora «non ci sono progressi», addossando ad Israele la responsabilità della mancata stretta di mano.
Intanto, l'agenzia di stampa palestinese Wafa ha fatto sapere che almeno sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che questa mattina ha colpito il campo profughi di Shujaiya, nel centro della Striscia di Gaza. Altre sei persone erano rimaste uccise ieri sera in un raid a sud del campo di Nuseirat, sempre secondo la Wafa. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 33.175 morti e circa 75.886 feriti, rende noto il ministero della Sanità locale gestito da Hamas.
Anche il fronte libanese continua ad essere un terreno di scontro. Aerei israeliani hanno colpito e ucciso la notte scorsa «Ali Ahmed Hassin, comandante delle Forze Radwan dell'organizzazione terroristica Hezbollah nella regione di Hajir». Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano, spiegando che il raid «è stato condotto nella zona di Sultaniyeh nel Libano sud».

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