Storico summit tra Kim e Moon. «La guerra è finita»
di Redazione
Kim Jong-un ha varcato il 38° parallelo per entrare nel territorio del Sud e parlare di una «nuova era di pace». «Comune obiettivo di arrivare alla denuclearizzazione della penisola»


Il cerimoniale di benvenuto e una prima breve conversazione fra Kim e Moon sono stati trasmessi in diretta, mentre i colloqui veri e propri si sono tenuti a porte chiuse. Sul tavolo dell'incontro, che potrebbe spianare la strada al bilaterale fra Kim Jong-un e Donald Trump previsto entro i primi di giugno, sia l'ipotesi che Pyongyang rinunci alle sue armi nucleari, sia un trattato di pace fra le Coree, che sono ancora tecnicamente in stato di guerra visto che il conflitto del 1950-1953 si concluse con un armistizio e non con un trattato di pace. Il portavoce di Moon ha confermato che, effettivamente, i due hanno discusso tanto della denuclearizzazione, quanto di una pace permanente sulla penisola: «I due leader hanno avuto un dialogo sincero e franco sulla denuclearizzazione e sullo stabilire una pace permanente nella penisola di Corea e sullo sviluppo di legami intercoreani», ha riferito Yoon Young-chan.

La prima sessione dei colloqui, quella mattutina, è durata un'ora e 40 minuti. Al termine, Kim ha attraversato nuovamente il confine entrando nel Nord per pranzo, accompagnato da decine di guardie di sicurezza. È tornato poi per la sessione pomeridiana, prima della quale Moon e Kim hanno piantato insieme simbolicamente un albero lungo la linea di confine. Poi i due hanno firmato un documento ed è stata diffusa una dichiarazione congiunta, con la quale
Completa denuclearizzazione

L'unificazione e lo stop ai missili
Le reazioni. Trump: «Massima pressione, vedrò Kim»
Commenti positivi da Stati Uniti e Cina. La Casa Bianca ha espresso la speranza che il summit porti «progressi verso un futuro di pace e prosperità per l'intera penisola coreana». Ma il presidente Donald Trump ha dichiarato che «per il momento gli Stati Uniti continueranno ad esercitare la massima pressione sulla Corea del Nord, fino a che non si procederà a una reale denuclearizzazione del Paese». Confermando che è previsto per le prossime settimane l'incontro con leader nordcoreano Kim, Trump ha precisato che, per quanto riguarda il luogo, sono due i Paesi in cui potrebbe tenersi.
Quanto a Pechino, il People's Daily, quotidiano gestito dal partito comunista cinese, sui social network ha definito la stretta di mano fra Kim e Moon un «momento storico».
I termini del colloquio sulla denuclearizzazione restano ancora da chiarire. La Corea del Sud giovedì ha abbassato le aspettative sottolineando che gli avanzamenti tecnologici del Nord con i suoi programmi nucleare e missilistico implicano che ogni accordo sarà «fondamentalmente diverso per natura dagli accordi di denuclearizzazione degli anni '90 e dei primi 2000». E Pyongyang, dal canto suo, chiede garanzie sulla sicurezza per potere discutere del suo arsenale.

L'anno scorso la Corea del Nord ha compiuto il suo sesto test nucleare, di gran lunga il più potente mai compiuto finora, e ha lanciato missili capaci di raggiungere gli Usa. Questo ha fatto salire la tensione fra Kim e Trump, che hanno avviato scambi di insulti e minacce di guerra. Ma il presidente sudcoreano Moon ha poi colto l'opportunità delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang per mediare un dialogo, lanciando una distensione nella penisola.

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