mercoledì 21 gennaio 2015
La capitale Sanaa in mano a​I ribelli sciiti: premier fuggito, presidente nel palazzo circondato. Aden roccaforte dei lealisti.

CHI SONO Dietro gli Houthi l'ombra di Teheran
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Il premier yemenita Khaled Bahhah si è messo in salvo in un "luogo sicuro" dopo che i ribelli sciiti Houthi hanno da martedì circondato la sede del governo a Sanaa. Gli stessi insorti, fedeli all'imam Abdel Malik al Houthi, hanno assediato il palazzo presidenziale dove si trova il capo dello Stato Abdel Hadi Mansur. Fonti a lui vicine hanno smentito che sia agli "arresti domiciliari", riferendo che ha incontrato i leader del movimento ribelle e annunciando come imminente un suo intervento legato alla soluzione della crisi. Secondo quanto riferisce il sito informativo yemenita "al Masdar", in mattinata i miliziani di al Houthi hanno occupato una base militare a Sanaa senza incontrare alcuna resistenza. L'obiettivo era quello di entrare in possesso delle batterie missilistiche in dotazione all'esercito che si trovavano al suo interno. La base in questione è quella di Bafaj Attan, nella parte sud-occidentale della città.Fonti mediche hanno intanto riferito che sono stati 35 imorti negli ultimi due giorni nella capitale.

 

Ribelli Houthi a Sanaa Intanto le tre province del sud dello Yemen - Aden, Abyen e Lahaj - hanno chiuso i loro confini con quelle del nord del paese, per impedire l'arrivo delle milizie sciite dell'imam Abdel Malik al Houthi. Una mossa del genere potrebbe portare come conseguenza la divisione del paese tra nord e sud come prima del 1990, possibile obiettivo sia dei ribelli sciiti che dei gruppi secessionisti del sud. In caso di secessione i ribelli sciiti non avrebbero rivali nel governare nel nord del paese anche se resta l'incognita di cosa potrebbe fare l'ex presidente Ali Abdullah Saleh, deposto durante la primavera araba e che si dice stia sostenendo di nascosto la ribellione sciita per eliminare i suoi nemici e ritornare al potere."Abbiamo adottato le misure necessarie per chiudere ogni accesso via terra, via mare e via aerea alla nostra regione fino a data da destinarsi in solidarietà col presidente", si legge in una nota delle tre province. Le regioni del sud ritengono di dover "rispettare la legittimità costituzionale di Hadi e rifiutano ogni tentativo di violarla. Sarà dei seguaci di al Houthi la responsabilità dell'incolumità dei nostri rappresentanti istituzionali come il presidente Hadi e il premier Khaled Bahah assediati nella loro sede così come dell'incolumità del loro segretario, Ahmed Bin Mubarak, rapito dagli uomini di al Houthi e dei vertici militari".Mentre a Sanaa i ribelli sciiti assediano l'abitazione del presidente, ad Aden i miliziani dei Comitati popolari, fedeli al capo di stato, si stanno posizionando in difesa degli obiettivi sensibili della seconda città del paese, considerata come la capitale del sud. Sono centinaia i miliziani di questi Comitati che da tutto il sud stanno confluendo ad Aden per impedire eventuali attacchi da parte dei ribelli sciiti. I miliziani si stanno coordinando con i vertici del quarto battaglione dell'esercito di Aden in modo da tenere sotto controllo tutti i palazzi del potere.Un gruppo di manifestanti ad Aden ha dato alle fiamme le foto del leader dei ribelli sciiti, Abdel-Malek al-Houthi. Lo ha riferito l'emittente al-Arabiya.Alcune zone del paese, in particolare quelle del sud, si sono trasformate negli ultimi anni in roccaforti di al-Qaeda, che ora potrebbe avvantaggiarsi dell'ulteriore caos per rafforzare la sua presenza.

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