venerdì 21 febbraio 2020
Le "Ti Toilet" sono in servizio nello Stato del Maharashtra: l'idea è di un gruppo di imprenditori. Il servizio a pagamento (6,5 centesimi) tenta anche di prevenire le violenze sulle donne
In India i vecchi bus diventano toilette per sole donne
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L'argomento può fare sorridere, scatenare gratuite ilarità. Ma è invece drammatico. L'assenza di servizi igienici, sopratutto nelle realtà rurali di un Paese-continente come l'India è una delle cause principali. Autobus dismessi, ridipinti di rosa sono stati così trasformati in servizi igienici per donne: sono le "Ti Toilet, ovvero "le toilette per lei", in marathi, la lingua locale, che si incontrano in giro per Pune, nello Stato del Maharashtra, spesso parcheggiate nei parchi, dove i servizi a disposizioni delle donne sono decisamente carenti.

L'iniziativa , lanciata quattro anni fa da due imprenditori indiani, Ulka Sadalkar e Rajeev Kher, conta già dodici ex autobus rivisitati: ogni autobus, oltre ai servizi igienici, costantemente igienizzati, offre alle madri una cabina tranquilla nella quale allattare; le donne possono anche acquistare assorbenti igienici. Usarlo costa cinque rupie, (6,4 centesimi di euro) lo stesso prezzo delle toilette della metropolitana di Delhi. Gli ideatori del progetto "Ti Toilet" progettano di attivare un migliaio di strutture mobili in tutta l'India nei prossimi cinque anni; e raccontano che gli autobus attualmente su strada vengono utilizzati ogni giorno da circa 200 donne: "Le autiste sono anch'esse donne, e raccontano che le utenti le ringraziano, perché, in molti casi, i nostri autobus sono i soli servizi a disposizione in aree molto estese".
La mancanza di servizi pubblici nelle città e di gabinetti con un livello di igiene accettabile nelle zone rurali, è uno dei grandi problemi del Paese: il premier Modi che aveva lanciato cinque anni fa un'intensa campagna per la realizzazione di milioni di toilette, col programma Swacch Bharat Abhiyan, lo scorso ottobre ha proclamato di averne costruite 110 milioni. Numerose ricerche, tuttavia, hanno dimostrato che le toilette costruite nel villaggi, nella maggior parte dei casi non sono utilizzati, o perché non sono state connessi ad un sistema fognario, o per la mancanza di acqua ed elettricità.

Il problema più drammatico dell'assenza di servizi igienci nelle abitazioni, o comunque in strutture pubbliche, riguarda però anche la piaga degli stupri: nelle campagne le ragazze sono costrette ad appartarsi all'aperto per i bisogni: sono così esposte ad attacchi da parte di depravati, che spesso sfociano - come evidenziato da una lunga serie di rapporti delle stesse nazioni Unite o di Ong per la difesa dei diritti umani - in violenze sessuali o omicidi.

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