giovedì 23 aprile 2009
Due preti della Caritas sono stati gravemente feriti e una chiesa è stata colpita durante la violenta offensiva dell'esercito singalese nel nord dell'isola dove stanno piegando la resistenza dei ribelli tamil. Lanciato un Sos umanitario internazionale per soccorrere i civili intrappolati dagli scontri.
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La durezza del conflitto in corso nello Sri Lanka fra l'esercito cingalese e le Tigri Tamil ha investito oggi anche la chiesa cattolica, con la notizia che in 24 ore due sacerdoti della Caritas sono rimasti feriti. Uno di loro ha avuto una gamba amputata.Con ritardo rispetto alla drammaticità degli avvenimenti, la comunità internazionale si è mobilitata davanti alla emergenza umanitaria legata alla presenza di almeno 103.000 profughi che hanno abbandonato la zona di sicurezza dove si trovano i Tamil e sono senza aiuti. L'esercito, che ha avviato nel 2008 la riconquista di un fascia nel nord-est sotto il controllo dell'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte), assicura che il conflitto è alle battute finali.Da Bruxelles, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha confermato la grande preoccupazione per le conseguenze dell'esodo di massa ed ha annunciato l'invio nella zona di una missione umanitaria.A Ginevra, un portavoce del Cicr, il Comitato della Croce Rossa internazionale, ha detto che negli ultimi giorni centinaia di persone sono rimaste uccise o ferite ed ha parlato di "situazione catastrofica".Da parte sua, dopo un giro nelle zone dove sono stati raccolti i profughi, il coordinatore dell'Azione umanitaria dell'Onu, Neil Buhne, ha riferito in termini struggenti i contorni della tragedia in corso. "Ho visto neonati in preda a grave dissenteria - ha detto in un comunicato - e anche donne e bambini malnutriti, feriti senza soccorsi, e gente con gli stessi vestiti indosso da mesi". Sono necessarie urgenti risorse, ha concluso, per soccorrere "una quantità sterminata di gente stremata ed affamata".Facendo emergere la durezza dello scontro in corso, la Caritas Internationalis ha annunciato che padre T.R. Vasanthaseelam, direttore dell'organizzazione a Vanni, regione cingalese dove il conflitto è più cruento, "è stato gravemente ferito". "Ha perso una gamba - ha aggiunto - dopo che proiettili hanno colpito la chiesa di St. Anthony a Valaignarmadam". La  Caritas ha quindi ricordato che ieri aveva subito ferite in una località più a sud padre James Pathinathan, membro della Commissione per Pace, giustizia e sviluppo umano".  La notizia è stata rilanciata anche dall'agenzia Tamilnet, vicina alla guerriglia, che ha aggiunto che "nel bombardamento di una chiesa sono stati uccisi 14 civili". La stessa agenzia, commentando la risoluzione "non vincolante" del Consiglio di sicurezza dell'Onu in cui si chiede all'Ltte di "rinunciare al terrorismo e abbandonare le armi", sostiene che "le Nazioni Unite appoggiano tacitamente il genocidio Tamil in atto".
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