lunedì 5 ottobre 2015
Riunione dell'Alleanza dopo le proteste della Turchia per i raid sulla Siria attraverso il suo territorio.

Mosca: «Jihadisti in fuga»
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Dopo la violazione dello spazio aereo turco per i raid in Siria, la Nato avverte la Russia: stop alle incursioni che transitino su Paesi dell'Alleanza atlantica. Chiamata in campo direttamente da Ankara, la Nato si è riunita, a livello di ambasciatori, lunedì pomeriggio a Bruxelles. Al termine ha emesso una nota in cui "protesta con forza" contro le violazioni russe dello spazio aereo turco e "condanna queste incursioni". Gli alleati avvertono sull'"estremo rischio di un tale irresponsabile comportamento" e chiedono alla Federazione russa di "cessare e spiegare immediatamente queste violazioni", come quelle avvenute sabato e domenica nella regione di Hatay in Turchia."La sicurezza della Nato è indivisibile - conclude il comunicato - e gli Alleati sono fortemente solidali con la Turchia. Continueremo a seguire gli sviluppi ai confini sudorientali della Nato molto da vicino". Il ministero degli Esteri di Ankara ha convocato l'ambasciatore di Mosca in segno di protesta per la violazione del suo spazio aereo da parte di un velivolo militare russo di ritorno alla Siria. L'incidente risale a sabato 3 ottobre, quando un aereo russo sarebbe entrato per otto chilometri in territorio turco vicino al confine con la Siria. Obiettivo di Ankara è quello di chiedere alla Russia di evitare che si ripetano violazioni simili, altrimenti verrà considerata "responsabile per qualsiasi incidente che malauguratamente potrebbe accadere".
In un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri di Ankara si leggeche il capo della diplomazia turca Feridun Sinirlioglu ha avuto in merito un colloquio con la sua controparte russa Sergei Lavrov, oltre che con i partner della Nato.
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