sabato 9 marzo 2024
La Russia dello zar è peggio di quando descritto nel capolavoro di George Orwell: telecamere, intercettazioni. Denuncia un team di reporter: in tutto il Paese agirà il sistema di sorveglianza globale
Putin con l'intelligenza artificiale corona il sogno del Grande Fratello

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La Russia peggio di 1984, il capolavoro di George Orwell in cui viene descritta una società sotto il controllo del "Grande Fratello". Sulla Piazza Rossa, la realtà riesce persino a superare la fiction. La segnalazione arriva dai servizi segreti estoni ed è stata rilanciata dal sito di inchiesta Meduza. A fine 2023, l’intelligence di Tallin è riuscita a venire in possesso di numerosi documenti trapelati dall’amministrazione Putin. Un team di giornalisti di inchiesta, fra cui, appunto anche quelli di Meduza, ci hanno lavorato per settimane e i risultati sono inquietanti.

In autunno un’agenzia governativa segreta è stata incaricata dal Cremlino di creare un sistema di sorveglianza in tutta la Russia, utilizzando un sistema di telecamere dotate di intelligenza artificiale. Già a novembre scorso, il quotidiano Kommersant, aveva reso noto che il Ministero per lo sviluppo digitale aveva in programma la creazione di un sistema nazionale per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati di tutte le telecamere di sorveglianza nelle città russe. In quell’occasione, il ministro, Maksut Shadaev, aveva parlato di un investimento da ben 16 miliardi di dollari. Il sistema avrebbe anche elaborato le immagini raccolte dai sistemi di sorveglianza digitali collocati nelle varie regioni e dalle telecamere presenti nei condomini.

Dai documenti in possesso di Meduza, però, si evince che, oltre al ministero, nel progetto è coinvolto anche il Centro di ricerca scientifica e informatica del Dipartimento per gli affari presidenziali russi (GlavNIVTs), un’agenzia semi-segreta guidata da ex personale dell’intelligence che si concentra su progetti tecnologici avanzati. La finalità ufficiale è quella di ‘indentificare in modo tempestivo ogni tipo di minaccia’. Ma, nei fatti, la nuova piattaforma servirà a sopprimere sul nascere qualsiasi tipo di manifestazione di dissenso e a controllare le vite dei russi.

Il nuovo sistema di videosorveglianza sarà composto da tre categorie di telecamere, differenti non solo negli usi, ma anche nei dipartimenti che ne avranno la responsabilità. Il primo tipo di videocamera sarà sotto il controllo dell’Fsb, il servizio segreto russo, erede del Kgb, e del ministero degli Affari Interni. Sarà utilizzato in luoghi particolarmente affollati e avrà il compito di contare le persone presenti e registrarne i movimenti, oltre alla presenza prolungata in loco di ‘oggetti sospetti’.

Il secondo tipo di videocamere si soffermerà sulle strade e i passaggi a livello e sarà gestito interamente dal ministero per gli Affari Interni. La terza categoria di telecamere servirà a ricavare i dati biometrici delle persone e anche questa verrà gestita dall’Fsb e dal Ministero dell’Interno, oltre a un ‘organismo autorizzato’ non meglio specificato nei documenti recuperati dai servizi segreti estoni. L’unica buona notizia è che il costo elevato del progetto e la difficoltà a finanziarlo, ha fatto slittare la data di inizio lavori al 2025. Da quel momento, ci vorranno almeno 5 anni prima che diventi pienamente operativo. Si tratta, però, dell’ennesima conferma di come la Russia di Putin ce la metta tutta per eguagliare quella di Stalin.

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