venerdì 20 gennaio 2017
Secondo fonti del regime siriano, i miliziani del Daesh avrebbero danneggiato gravemente la facciata del Teatro romano e il Tetrapilo, un colonnato di sedici pilastri. Mancano per ora conferme
Il Tetrapilo romano di Palmira sarebbe stato devastato dai jihadisti del Daesh (Ansa)

Il Tetrapilo romano di Palmira sarebbe stato devastato dai jihadisti del Daesh (Ansa)

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«Il Daesh ha danneggiato gravemente la facciata del teatro romano e il Tetrapilo nella città di Tadmur», l'antica città siriana di Palmira, nota per il sito archeologico patrimonio dell'umanità. Lo riferisce l'agenzia di stampa din regimee siriana Sana, che cita “fonti della società civile”. Verifiche indipendenti per il momento, però, non si sono.
Il Tetrapilo, di epoca romana, è considerato uno dei “gioielli” del sito di Palmira. «Fonti locali ci hanno informati che il Daesh ha distrutto il Tetrapilo, un monumento di 16 colonne, e foto satellitari raccolte giovedì dai nostri colleghi dell'università di Boston mostrano danni alla facciata del teatro romano», ha dichiarato Maamoun Abdelkarim, responsabile per il governo siriano del sito archeologico.

«Ritornano le esecuzioni nell'Anfiteatro»

I jihadisti del Califfato hanno nuovamente occupato lo scorso dicembre la città, fino al allora ricontrollata dalle truppe russe e siriane, che si trova nella provincia di Homs, nella Siria centrale, dopo che a marzo le forze di Damasco avevano ripreso il controllo della zona. A Palmira, come altrove, il Daesh si è reso responsabile di un'infinità di atrocità, anche della decapitazione dell'archeologo siriano Khaled Asaad, custode del sito della città. Anche ieri fonti non verificabili hanno parlato di un’esecuzuione pubblica nell’anfiteatro romano, con la decapitazione di 12 persone.

Più di 30 jihadisti del Daesh sarebbero inoltre stati uccisi in operazioni delle truppe siriane e dei miliziani alleati nella provincia di Homs, nella Siria centrale. Lo riferisce stamani l'iraniana Press Tv, che riporta notizie diffuse dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.

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