venerdì 20 maggio 2016
A Nazimabad, a differenza di altre zone del turbolento paese, c'è reciproco rispetto tra cristiani e musulmani. Imam e parroco coordinano gli orari di preghiere e celebrazioni. Le testimonianze.
Pakistan, la moschea attaccata alla chiesa
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Dal Pakistan, dove la minoranza cristiana è spesso oggetto di persecuzione, arriva una storia di convivenza pacifica e fruttuosa tra islamici e cristiani, raccolta dall'agenzia AsiaNews.Siamo a Nazimabad, quartiere di Faisalabad, Punjab pachistano. Qui da più di vent'anni musulmani e cristiani pregano fianco a fianco e non si è mai registrato un episodio di violenza. Nella strada 14 moschea e chiesa cattolica condividono il muro divisorio. Il luogo di culto cristiano è stato costruito nel 1970, mentre le fondamenta della moschea sono state gettate nel 1994.Gli abitanti affermano che all’inizio le due strutture erano distanti circa 100 metri, ma poi il luogo di culto islamico si è espanso fino a raggiungere il lato della chiesa. Qari Zubair, l’imam, racconta che “entrambi i luoghi di culto hanno fissato il loro orari di preghiera in modo che nessuno abbia problemi. Noi non abbiamo installato gli altoparlanti sul tetto della moschea come al solito, ma li abbiamo messi dentro, così che i nostri fratelli e sorelle cristiani non sono disturbati nella loro orazione”.

La chiesa di Nazimabad, alla quale si è appoggiata la nuova moschea Padre Basheer è il parroco della chiesa da 30 anni: “Nel 1994, quando i nostri fratelli musulmani stavano per costruire la moschea di fianco alla chiesa e ci hanno chiesto se avessimo delle obiezioni, abbiamo accettato la loro decisione con entusiasmo. Abbiamo modificato i nostri orari di preghiera del mattino così che loro non abbiano problemi durante il Namaz [preghiera del mattino ndr]”. “La vera umanità – continua il sacerdote – è servire l’uomo: prima di essere musulmani e cristiani siamo tutti uomini e questo ci avvicina nel dire le nostre preghiere insieme”. Muhammad Rafique, 70enne musulmano, afferma: “Se qualcuno mi chiedesse come sia possibile che musulmani e cristiani preghino insieme, io direi che tutto il merito va alle persone della città, di entrambe le comunità, che sono aperte di cuore e vogliono stare lontane da ogni tipo di scontro e polemica. Di fronte ai due luoghi di culto abbiamo un parco, frequentato sia da cristiani che da musulmani in amicizia”. L'imam Qari Zubair ricorda che Maometto stesso ha scritto: “Uno è Dio e uno è il vostro antenato (Adamo). Un arabo non è meglio di un non arabo, e un non arabo non è meglio di un arabo”.
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