martedì 29 novembre 2016
Sergio Zanotti sarebbe ostaggio di un gruppo armato non identificato in Siria. Lo ha riferito il sito russo Newsfront. Nessuna richiesta di riscatto. Dall'Italia le indagini.
«Italiano prigioniero in Siria da sette mesi»
COMMENTA E CONDIVIDI

Un cittadino italiano, Sergio Zanotti, 56 anni, originario di Brescia, sarebbe prigioniero di un gruppo armato non identificato in Siria da 7 mesi. Lo ha riferito il sito russo Newsfront mostrando un video mentre l'ostaggio chiede l'intervento del governo italiano per evitare una sua «eventuale esecuzione».

A quanto si apprende da fonti dell'unità di crisi della Farnesina, le autorità italiane sono a conoscenza del video da diversi giorni e stanno seguendo il caso. Nessuna richiesta di riscatto sarebbe giunta finora per il sequestro di Sergio Zanotti.

Nel video si vede l'uomo, con una lunga barba e vestito con una tunica bianca, in ginocchio all'aperto tra alcuni ulivi. Alle sue spalle un altro, vestito di nero e con il volto coperto, gli tiene puntato contro un fucile mitragliatore. In mano l'uomo inginocchiato tiene un cartello con una data, apparentemente il 15 novembre 2016. In un'altra foto postata dallo stesso sito il presunto ostaggio è in piedi, scalzo, e tiene in mano lo stesso cartello. Poco sotto viene mostrata la copia del passaporto, intestato a Sergio Zanotti, nato nel 1960 a Marone, in provincia di Brescia.

Investigatori e 007 riferiscono che, oltre al video, anche altri riscontri oggettivi confermano il sequestro di Zanotti. Quanto ai rapitori, non c'è alcuna conferma che si tratti di terroristi, dal momento che l'uomo potrebbe essere anche finito nelle mani di delinquenti comuni che punterebbero a ottenere un riscatto. Dalle indagini finora svolte, è emerso che Zanotti è partito alcuni mesi fa dall'Italia ed è arrivato in Turchia, dove sisono perse le sue tracce.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: