martedì 20 maggio 2025
Il World Press Photo, che nel 1973 nominò l'immagine foto dell'anno, ha sospeso la attribuzione a Nick Ut, attribuendola alla collega freelance vietnamita Nguyen Thanh Nghe
Kim Phuc a Milano nel 2022

Kim Phuc a Milano nel 2022 - ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Per il sito The Conversation è “una foto che non dà tregua”. Non solo perché continua a inquietare con il suo carico di orrore – l’orrore di ogni guerra, lo stesso a cui assistiamo oggi a Gaza e in Ucraina - ma anche perché la sua storia sembra non voler finire mai, gonfiarsi, ramificarsi. E prendere vie inattese. Quasi non volesse rassegnarsi alla staticità che inchioda ogni documento visivo. “Il terrore della guerra” (conosciuta anche come “La bimba del napalm”) – l’immagina scattata l’8 giugno del 1972 che ritrae Kim Phuc, la bimba vietnamita che corre nuda insieme ad altri bambini dopo che un attacco al napalm ha bruciato i suoi vestiti, ustionandola in diverse parti del corpo – potrebbe non essere stata scattata dal fotografo, oggi in pensione, dell'Associated Press Nick Ut ma da un collega freelance vietnamita, Nguyen Thanh Nghe.

Il sospetto ha spinto il World Press Photo - che nel 1973 nominò l'immagine "Foto dell'Anno" - a "sospendere" la sua attribuzione. “È l'ultimo colpo di scena – ha raccontato la Cnn - di una controversia scatenata da "The Stringer", un documentario presentato in anteprima al Sundance Film Festival a gennaio, che sostiene che sia stato Nghe, e non Ut, a scattare l'iconica foto della ragazza in fuga da un attacco al napalm durante la guerra del Vietnam. Nghe era una delle oltre dodici persone di stanza a un posto di blocco autostradale fuori dal villaggio di Trang Bang l'8 giugno 1972, quando la piccola Phan Thi Kim Phuc, di nove anni, e altri abitanti del villaggio furono scambiati per nemici e bombardati dall'aviazione sudvietnamita. Un anno dopo, Ut vinse il Premio Pulitzer per la foto”. L’avvocato di Ut, Jim Hornstein, ha definito la decisione del World Press Photo "deplorevole e poco professionale". L'affermazione di Nghe "non è supportata da un briciolo di prova corroborante o da un testimone oculare". Se per l’Associated Press, non esiste "alcuna prova definitiva" che giustifichi la modifica dell'attribuzione, la direttrice esecutiva del World Press Photo Joumana El Zein Khoury ha ribadito che "il livello di dubbio è troppo elevato per mantenere l'attribuzione attuale".

Kim Phuc ritratta nel 2022

Kim Phuc ritratta nel 2022 - ANSA

Kim Phuc – che ha ottenuto asilo politico dal Canada nel 1992 - ha convissuto tutta la vita con quella ferita. “Non dimenticherò mai quel momento – ha raccontato nel 2022 -. Ho girato la testa e ho visto gli aerei, e ho visto quattro bombe atterrare. Poi, all'improvviso, c'era fuoco ovunque, e i miei vestiti erano bruciati dal fuoco. In quel momento non vedevo nessuno intorno a me, solo fuoco. Ero così terrorizzata."

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: