martedì 15 giugno 2021
Von der Leyen ha annunciato la risoluzione della disputa Airbus-Boeing, che aveva spinto Bruxelles e Washington a imporre dazi commerciali reciproci
Von der Leyen, Biden e Michel a Bruxelles

Von der Leyen, Biden e Michel a Bruxelles - Ansa

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Si è tenuto stamani a Bruxelles il vertice Ue-Usa, con la prima visita di Joe Biden in Europa da presidente. Un incontro che sancisce il disgelo, dopo la freddezza dei rapporti durante la presidenza Trump, e l'inizio di una nuova fase di stretta collaborazione. Finisce anche la guerra dei dazi fra Washington e Bruxelles.

Quello di stamani è il primo vertice tra Ue e Usa dal 25 maggio 2017, quando Donald Trump vide Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, esperienza che non venne ripetuta nel 2018 quando Trump tornò a Bruxelles per il vertice Nato.

Domani Biden sarà a Ginevra per i colloqui con il presidente russo Putin che, ha fatto sapere il Cremlino, inizieranno alle 13, saranno allargati ai ministri degli Esteri e dovrebbero durare 4-5 ore.

"Bentornati, Usa". E Von der Leyen annuncia lo stop ai dazi reciproci

"Signor presidente, caro Joe, bentornato a Bruxelles. L'America è ritornata sulla scena globale, ed è una bella notizia per gli alleati e per il mondo. Non vediamo l'ora di affrontare insieme importanti sfide", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dando il benvenuto a Biden. Il presidente Usa ha risposto: "Penso che abbiamo grandi opportunità di lavorare strettamente insieme con la Ue e con la Nato. C'è un travolgente interesse degli Usa ad avere ottimi rapporti con la Nato e con la Ue in modo differente rispetto al mio predecessore".

Poco prima di incontrare Biden, al Palazzo Europa di Bruxelles, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aveva annunciato la fine della disputa Airbus-Boeing, che aveva spinto Bruxelles e Washington a imporre dazi commerciali reciproci. Il summit, ha detto Von der Leyen, "è iniziato con una svolta sugli aerei aprendo davvero un nuovo capitolo nelle nostre relazioni perché stiamo passando dalla disputa alla cooperazione sugli aerei dopo 17 anni di controversie". L'intesa raggiunta darà alle parti tutto il tempo necessario per trovare un accordo definitivo sul lungo periodo.

L'accordo che sospende i dazi sulla disputa Airbus-Boeing per cinque anni contiene una clausola per "lavorare insieme" per contrastare "l'ambizione cinese a costruire un settore dell'aviazione civile fuori dalle regole di mercato" ha precisato Katherine Tai, rappresentante Usa per il commercio. "Mentre eravamo impegnati a farci la guerra - ha detto - altri ne hanno approfittato". C'è un'appendice dell'intesa - ha confermato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis - per la cooperazione sulle pratiche distorsive della concorrenza nel settore".

Biden: l'Europa è il nostro partner naturale

"L'ho detto privatamente e in pubblico: l'America è tornata e per questo siamo qui in formazione completa" ha affermato Biden nel suo discorso introduttivo al summit. "L'Europa è il nostro partner naturale, perché siamo legati dagli stessi valori e istituzioni democratiche che sono sotto crescente attacco". Durante gli incontri al G7, alla Nato e con l'Unione Europea "ho detto che gli Stati Uniti e l'Europa sono più forti quando lavorano insieme per portare avanti i valori condivisi di una concorrenza leale e della trasparenza".

Michel: promuovere nel mondo democrazia, prosperità e sicurezza

"Abbiamo definito tre priorità - ha detto Michel -: la prima è la promozione dei nostri comuni valori democratici, è una sfida fondamentale. Noi dobbiamo non solo reagire ma agire in modo pratico. Poi dobbiamo promuovere la prosperità nel mondo per affrontare le varie sfide, dai cambiamento climatici, l'ambizione digitale ma anche sconfiggere il Covid ed infine la sicurezza e la stabilità nel mondo e siamo contenti". E rivolto a Biden: "Per questo siamo contenti di cooperare con voi".

"Vogliamo spedire il Covid-19 nei libri di storia - ha aggiunto - e possiamo farlo attraverso l'export, il meccanismo Covax, le donazioni e l'aumento delle capacità produttive. Vogliamo vaccinare due terzi della popolazione mondiale entro il 2022".

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