martedì 31 luglio 2018
Teheran risponde alla apertura della Casa Bianca. La "strada accidentata dei colloqui può essere intrapresa" se gli Usa "torneranno nell'accordo sul nucleare e ridurranno le ostilità"
Il presidente americano Donald Trump e l'omologo iraniano Hassan Rohani (Ansa)

Il presidente americano Donald Trump e l'omologo iraniano Hassan Rohani (Ansa)

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Parlare già di dialogo è altamente improbabile, il disgelo e bel là da venire. Ma dopo gli insulti, come Dobnald Trump ci ha ormai insegnato, arrivano segnali di senso opposto. Gli Stati Uniti sono pronti a
mettere fine alle sanzioni all'Iran se Teheran cambia atteggiamento. Lo afferma - riportano i media americani - un portavoce del Consiglio alla Sicurezza Nazionale americano. "Se il regime iraniano cambia il suo comportamento nelle modalità che abbiamo identificato, gli Stati Uniti sono pronti ad agire per mettere fine alle sanzioni, ripristinare le relazioni diplomatiche e commerciali, consentire all'Iran di avere tecnologia avanzata e sostenere il reintegro dell'economia iraniana nel sistema economico internazionale".

Ma dopo le immediate prese di posizioni e respingimenti da parte iraniana, poi un segnale (o qualcosa di simile) è arrivato da Teheran: la "strada accidentata dei colloqui tra Iran e America può essere intrapresa" se gli Usa torneranno nell'accordo multilaterale sul nucleare del 2015 e "ridurranno l'ostilità" nei confronti dell'Iran. Lo ha affermato in un tweet Hamid Abutalebi, consigliere del presidente iraniano Hassan Rohani, dopo l'apertura fatta ieri dal presidente Usa Donald Trump a possibili trattative dirette con Teheran senza precondizioni. Insomma, nei prossimi giorni si potrà capire se il segnale di trasformerà in qualcosa di più concreto.

A smentire, almeno in parte, l'ipotesi di apertura di Trump che l'altra sera aveva evocato anche eventuali "colloqui diretti", ci ha pensato però il segretario di Stato, Mike Pompeo. Che ha dettato le condizioni a Teheran, contraddicendo il suo presidente Donald Trump, che ieri durante la conferenza stampa con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto di essere disposto a incontrare comunque il presidente Hassan Rohani. "Il presidente è pronto a sedersi al tavolo con gli iraniani, se loro dimostrano impegno a cambiare radicalmente il modo di trattare la propria gente, riducono il loro comportamento maligno, si decidono a entrare in un accordo nucleare che impedisce realmente la proliferazione", ha detto citato dal quotidiano britannico "Guardian".

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