giovedì 15 maggio 2025
Vladimir diserta, l’ucraino lo segue, Trump deve rinunciare alla passerella a Istanbul Ue e Usa «pronti a sanzioni». Mosca replica al «pagliaccio di Kiev» che definisce da «farsa» la delegazione russa
Resta sbarrato il portone d’ingresso al palazzo Dolmabahce a Istanbul che ospiterà i negoziati diretti tra le delegazioni russe e ucraina

Resta sbarrato il portone d’ingresso al palazzo Dolmabahce a Istanbul che ospiterà i negoziati diretti tra le delegazioni russe e ucraina - Ansa

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Il messaggio per i negoziatori ucraini e americani arrivati in Turchia è stato lanciato dal cielo: un caccia russo ha violato lo spazio aereo Nato sorvolando l’Estonia nelle stesse ore in cui a Istanbul attendevano di ricevere la delegazione russa, che non prevede la presenza di alcun funzionario di primo piano. Per questo round di colloqui le aspettative sono precipitate. In mattinata è stato comunicato che l’inizio dei colloqui diretti tra le delegazioni russa e ucraina sarebbe stato rinviato al pomeriggio su richiesta turca. Poi il rinvio a stamani. La mediazione è affidata a Turchia e Usa. Assente anche Zelensky.

«La posizione della Russia su un possibile accordo di pace con l’Ucraina è modificata, per riflettere i cambiamenti in prima linea dove la Russia sta avanzando», ha detto la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakarova, rivelando il copione mai scritto di un negoziato senza svolta. Mosca, in altre parole, non ha ancora interesse a negoziare quando pensa di poter ottenere sul terreno ciò che difficilmente guadagnerebbe da un tavolo di trattative. Delusi da Putin, gli Usa pensano di chiudere con gli sconti a Mosca. Il ministro francese per gli Affari europei, Jean-Noel Barrot, ha annunciato un colloquio con il senatore repubblicano Usa Lindsey Graham «per discutere del suo pacchetto di sanzioni sul quale vogliamo basarci per aggiungere le sanzioni di deterrenza europee, con un unico obiettivo che è quello di convincere Vladimir Putin a cessare il fuoco e ad avviare negoziati di pace». Le decisioni «includeranno sanzioni sul petrolio e sulle istituzioni finanziarie». Graham non è ben visto da Mosca, che nel 2023 fece emettere un mandato di cattura contro il politico americano che pur stando all’opposizione di Biden ha sempre sostenuto la difesa dell’Ucraina.

Le cose erano cominciate nel peggiore dei modi. Quando Vladimir Medinsky, il consigliere del presidente russo Vladimir Putin, è arrivato a Istanbul a capo della delegazione ha dichiarato di essere stato inviato «su ordine del presidente della Federazione russa, per svolgere un lavoro serio e professionale». L’Ucraina, che invece ha schierato il ministro degli Esteri tenendo pronto lo stesso presidente Volodymyr Zelensky, ha definito «fittizia, una farsa» la delegazione russa. Putin non è arrivato, il capo della diplomazia Lavrov neanche. E davanti a negoziatori non di prima fila, Zelensky ha parlato di «messinscena teatrale». La risposta alle accuse di Kiev è stata affidata a Zakharova, che ha insultato il leader ucraino chiamandolo «clown, fallito, una persona senza nessuna istruzione». Non un’iniziativa personale, la sua. Lo ha spiegato il ministro Lavrov secondo cui Zelensky «è patetico», perché «pretendeva che Putin andasse di persona».

In giornata, ad Ankara Zelensky ha incontraro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Poi ha lasciato la Turchia. Ai giornalisti ha detto che «un cessate il fuoco incondizionato di trenta giorni» sarà la principale richiesta da parte della delegazione ucraina. «Se ci fossimo seduti al tavolo con Putin forse non saremmo arrivati alla pace, ma avremmo raggiunto sicuramente un qualche risultato» ha aggiunto. La sua assenza, ha osservato, dimostra «una mancanza di rispetto personale, non solo nei confronti dell’Ucraina. Chi c’è? Il Segretario di stato (americano, ndr) Rubio sì, il ministro degli Esteri turco sì, il ministro degli Esteri ucraino sì. E dov’è la persona corrispondente della Federazione Russa? È una mancanza di rispetto per tutti». Il Segretario di stato, Marco Rubio, ha ammesso di non avere grandi aspettative: «Non credo che ci sarà una svolta finché il presidente (Trump, ndr) e il presidente Putin non interagiranno direttamente su questo argomento». Sul volo che da Doha lo portava ad Abu Dhabi, a conclusione del suo viaggio in Medio Oriente, Trump non si è detto deluso: «Non accadrà nulla», ha detto, finché non si vedranno lui e il capo del Cremlino. Eppure non aveva escluso di passare da Istanbul, se il presidente russo si fosse mostrato.

Ricevendo in udienza il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, papa Leone XIV gli ha assicurato che la Santa Sede «continuerà a promuovere e creare tutte le condizioni necessarie per il dialogo e ad accompagnare il popolo ucraino». Del territorio dell’Ucraina, ad oggi la Russia controlla per intero solo la Crimea. A nord ha occupato quasi tutta Luhansk e più del 70% della regione di Donetsk, a sud circa la metà delle aree di Zaporizhzhia e Kherson. Putin non è riuscito a raggiungere militarmente nessuno dei suoi obiettivi: il controllo totale del Donbass e l’acquisizione dell’Ucraina centro meridionale. Ieri lo “zar” ha rimosso il comandante in capo delle truppe di terra, generale Oleg Salyukov. Truppe vengono mantenute sul confine bielorusso, meno di 70 chilometri da Kiev sulla direttrice da cui la guerra era cominciata il 24 febbraio 2022.

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