giovedì 17 aprile 2025
La fotografa palestinese Samir Abu Elouf, evacuata dalla Striscia in Qatar, l'ha ritratto a Doha dov'è stato curato. Il suo sogno? Poter avere delle protesi
La fotografa palestinese Samar Abu Elouf. Alle sue spalle l'immagine con cui ha vinto il World Press Photo: "Mahmoud Ajjoud, di nove anni"

La fotografa palestinese Samar Abu Elouf. Alle sue spalle l'immagine con cui ha vinto il World Press Photo: "Mahmoud Ajjoud, di nove anni" - Fotogramma / ANP / ipa-agency.net

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Si chiama Mahmoud Ajjour, ha nove anni. Viveva a Gaza City. La foto che lo ritrae, scattata in Qatar, ha vinto il prestigioso World Press Photo. Lui ha perso entrambe le braccia. Ferito gravemente in un raid israeliano all’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, nel dicembre 2023 era stato evacuato con la madre e portato in ospedale a Doha. «Questa è una foto silenziosa che parla a voce alta – ha commentato il direttore esecutivo di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury -. Racconta la storia di un ragazzo, ma anche di una guerra più ampia che avrà un impatto per generazioni».

Autrice dell'immagine è la fotografa palestinese Samar Abu Elouf, che lavora per il New York Times. Anche lei viveva a Gaza e fu evacuata a Doha durante la prima tregua tra fine novembre e inizio dicembre 2023. Porta avanti il suo lavoro, e denuncia i massacri nella Striscia, fotografando i feriti curati negli ospedali del Qatar. Lo scatto risale al giugno del 2024. «Una delle cose più difficili che la madre di Mahmoud mi ha spiegato - racconta la fotoreporter - è stata che quando Mahmoud si è reso conto per la prima volta di avere le braccia amputate, la prima frase che le ha detto è stata: "Come farò ad abbracciarti?"». Samar l'ha fotografato dopo più di un anno e mezzo dall'amputazione. L'ha ritratto appoggiato a un muro, seduto a gamba incrociate, con una lama di luce a illuminargli il volto e il torso mutilato. La giuria ha elogiato «l'attenzione alla luce» e la scelta di un tema denso di interrogativi, in particolare quelli sul futuro di Mahmoud. Secondo la giuria, il bambino sta imparando a usare i piedi per giocare con il cellulare, scrivere e aprire le porte. «Il sogno di Mahmoud è semplice: vuole ottenere delle protesi e vivere la sua vita come qualsiasi altro bambino», scrivono gli organizzatori del World Press Photo.

Sulle 59.320 fotografie scattate da 3.778 fotoreporter, sono stati selezionati i 42 scatti premiati. Per il secondo classificato sono state individuate due foto: Siccità in Amazzonia, scattata da Musuk Nolte per Panos Pictures e la Bertha Foundation, che mostra un uomo sul letto di un fiume prosciugato in Amazzonia mentre trasporta provviste verso un villaggio un tempo raggiungibile in barca; e Night Crossing, scattata da John Moore per Getty Images, che ritrae migranti cinesi ammassati vicino a un fuoco durante un acquazzone dopo aver attraversato il confine tra Stati Uniti e Messico.

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