martedì 31 ottobre 2017
Il governo locale Nanchang, provincia orientale del Jiangxi, ha ammesso che in alcuni centri si è decisamente esagerato con botte e sequestri sui giovani pazienti
«Nei centri di disintossicazione da Internet in Cina si usava la tortura»
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Come curare i giovani che cadono preda di una compulsiva dipendenza da Internet? In Cina hanno creato
dei centri, dove spesso viene imposta una disciplina ferrea di stampo militare. Ma a Nanchang, provincia orientale del Jiangxi, si è decisamente esagerato. Il governo locale ha ammesso - secondo quanto scrive il Global Times - che all'interno di uno di questi centri venivano perpetrate vere e proprie torture.

Il centro Yuzhang Shuyuan era stato creato con lo scopo di "convertire i teenager che delinquono" e prevalentemente era usato per "curare" i ragazzi dipendenti da Internet, quelli scoperti a usare sostanze stupefacenti leggere e anche ragazzi svogliati, che non amavano studiare.
Molti venivano portati dai loro genitori. Uno di questi, Wu, ha raccontato che i genitori gli avevano detto che sarebbero "andati a fare un viaggio" e, invece, l'avevano "semplicemente depositato lì, per scomparire".
Le pratiche violente utilizzate dagli educatori erano paragonabili a tortura. "Usano il 'longbian' (bastone di metallo) per picchiarci finché non obbediamo e i nuovi arrivati vengono chiusi nella 'piccola stanza nerà per sette giorni", hanno raccontato alcuni dei ragazzi al quotidiano in lingua inglese chiedendo di restare anonimi.

Non è il primo episodio che mette in luce la situazione i metodi correttivi violenti utilizzati in questo tipo di centro. Ad agosto un ragazzo di 18 anni morì nella provincia orientale di Anhui. Il suo corpo fu ritrovato completamente coperto di ferite. In un caso dagli esiti diversi, lo scorso anno, una giovane che era stata inviata in un centro per disintossicarsi da Internet, al ritorno a casa, legò la madre stretta e la lasciò lì fino a
quando la donna non morì.

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