venerdì 24 gennaio 2020
Restrizioni ai trasporti nella provincia dello Hubei. I morti saliti a 26, anche un 36enne sano. Rientra il caso sospetto a Bari. L'Oms non dichiara l'emergenza
La Cina prova a contenere il contagio: isolate 13 città, 41 milioni di persone

Ansa

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È salito a 26 il numero delle persone morte in Cina a causa del nuovo coronavirus, mentre i contagi sono saliti a 616. Deceduto anche un 36enne senza precedenti malattie. La città di Wuhan, 11 milioni di abitanti, origine ed epicentro dell'epidemia di polmonite anomala, è in isolamento. E da ieri sono in isolamento Huanggang, non lontano da Wuhan, e anche Ezhou, Chibi e altre 9 città dello Hubei, per un totale di 41 milioni di abitanti: sospesi i trasporti pubblici, chiusi i locali pubblici di ritrovo. Questo alla vigilia del Capodanno cinese, per il quale milioni di persone si mettono in viaggio. La capitale Pechino ha annunciato la cancellazione dei festeggiamenti. Stessa decisione per Macao, dove si registrano 2 casi di coronavirus. Un caso anche a Singapore. Un caso sospetto anche a Bari, dove una donna di ritorno dalla Cina è ricoverata in isolamento al Policinico, è poi rientrato: le prime analisi hanno dato esito negativo.

«Le persone sotto osservazione» per un sospetto di contagio con il coronavirus «sono salite di 260 unità», portando il totale dei casi esaminati «a 1.441», ha reso noto la commissione sanitaria di Wuhan nell'ultimo aggiornamento sull'emergenza virus sottolineando che restano sotto osservazione 662 persone mentre 779 sono risultate negative.



L'Organizzazione mondiale della sanità non dichiara per il momento l'emergenza internazionale sulla diffusione del virus 2019-nCoV. Il comitato dell'Oms ha detto ieri sera che "è troppo presto" per dichiarare un'emergenza di salute pubblica di livello internazionale. Sono inoltre ancora pochi i casi del virus confermati al di fuori della Cina.

«Mancano ancora elementi sufficienti per decidere, le evidenze al momento non paiono giustificare pienamente questa misura» commenta Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia. «Il virus si trasmette da uomo a uomo, ma con moderata efficienza - spiega -. Può causare sintomi gravi, ma per ora sembra con bassa frequenza». Inoltre «sembra che la maggior parte delle persone guarisca. Però la situazione evolve rapidamente (e potrebbe farlo anche il virus), per cui aspettare un altro giorno potrebbe dare indicazioni più precise, se non altro la crescita del numero di casi cinesi ed eventuali altrove potrebbe farci capire cosa abbiamo davanti».

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