martedì 1 gennaio 2013
​Il ministro Terzi ha dato istruzioni all'ambasciata a Islamabad di effettuare un intervento le autorità pachistane per sensibilizzarle sul caso di Asia Bibi, sottolineando la forte aspettativa del governo italiano affinché possa essere quanto prima revocata la sentenza capitale nei suoi confronti. Terzi ha aderito così all'appello lanciato da Avvenire.
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Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha dato istruzioni all'ambasciata a Islamabad di effettuare un intervento presso le autorità pakistane per sensibilizzarle sul caso di Asia Bibi, la pachistana di fede cristiana detenuta dal 2009 e condannata a morte per blasfemia, sottolineando la forte aspettativa del governo italiano affinché possa essere quanto prima revocata la sentenza capitale nei suoi confronti. Terzi ha inteso in tal modo aderire all'appello lanciato dalle colonne dI Avvenire.L'iniziativa di Terzi - si sottolinea alla Farnesina - si inserisce nell'azione costante che l'Italia ha svolto sin dall'inizio della vicenda di Asia Bibi. In tutte le occasioni di incontro e contatto con le autorità pakistane è stato rappresentato l'auspicio di una sua immediata liberazione e lo stesso ministro degli Esteri i si è espresso in tal senso nel suo incontro con il collega del Pakistan, Rabbani Khar, durante il Vertice Nato di Chicago.Un'intensa attività diplomatica a sostegno di Asia Bibi è stata svolta dall'Italia anche a Bruxelles presso l'Unione Europea, nel quadro del dialogo strategico Ue-Pakistan.Il Premio Nobel per la Pace conferito all'Ue - sottolinea Terzi - oltre che uno straordinario riconoscimento, deve essere anche un forte incentivo a un impegno sempre maggiore delle istituzioni comunitarie a tutela dei diritti umani e della libertà di religione, presupposto indispensabile per la convivenza pacifica fra i popoli."Come cristiano e come cittadino sono grato ai presidenti di Senato e Camera e al presidente del Consiglio Monti per aver dato una prova di grande unità nazionale, aderendo alla campagna di Avvenire per salvare dalla condanna a morte in Pakistan la cristiana Asia Bibi". Lo ha detto il ministro della Cooperazione e Integrazione, Andrea Riccardi, che ha aggiunto: "Il tema della persecuzione dei cristiani e, più in generale, della difesa della libertà religiosa e dei diritti umani deve trovare uniti e più consapevoli i cittadini italiani ed europei, perchè nel mondo sii diffonda una cultura di pace, di convivenza, di dialogo e di rifiuto del fondamentalismo e della violenza". 
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