giovedì 11 giugno 2015
​Le condizioni della cristiana pachistana, in cella per blasfemia dal 19 giugno 2009, sarebbero peggiorate. A fine maggio avrebbe avuto una «Grave emorragia intestinale». Ma ora starebbe meglio.
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Allo scadere dei 6 anni trascorsi nel carcere pachistano, le condizioni di Asia Bibi, la madre cristiana arrestata per blasfemia e incarcerata il 19 giugno 2009 e condannata a morte nel 2010, hanno avuto un tracollo. Secondo quanto riferisce The Global Dispatch, che cita come fonte la famiglia, nelle scorse settimane la donna faticava a camminare, vomitava sangue e ha passato un periodo fi grave prostrazione.Adesso la situazione fisica della donna sembra migliorata. I familiari sono riusciti a farle un'altra visita in carcere e l'anno trovata meglio. Per quanto possa stare bene una donna in carcere (e che carcere) da anni per una falsa accusa e che rischia il patibolo.

Comunque marito e figli, che hanno potuto farle visita a fine maggio, hanno temuto che morisse di stenti. "È così debole che non riesce a camminare" aveva riferito la famiglia, denunciando che le era stata negata una visita medica a fronte di una grave emorragia intestinale. I suoi legali avrebbero chiesto il suo trasferimento dal carcere di Multan a quello di Lahore, dove potrebbe essere curata.Anche Sardar Mushtaq Gill, avvocato dei diritti umani dei cristiani pachistani, aveva confermato: "Ho avuto notizia dai miei colleghi delle gravi condizioni di salute di Asia Bibi e del fatto che vomita sangue".Wilson Chidwdhry, presidente della British pakistani christian association, ha dichiarato che è possibile che il continuo slittamento dell'esame del caso Bibi davanti alla Corte Suprema "sia voluto dalle autorità pachistane nel tentativo di sovvertire la giustizia attraverso il decesso prematuro" della donna.

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