giovedì 9 marzo 2017
Uno studio dell'Università Cattolica rivela: gli indigenti sono aumentati di 1,5 milioni in nove mesi. Non accadeva dal 2002. I sindacati contro il governo Macri
Nel 2016, l'inflazione ha raggiunto quota 40%

Nel 2016, l'inflazione ha raggiunto quota 40%

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La riduzione della povertà era stato uno dei punti chiave dell’agenda elettorale di Mauricio Macri. Nell’anno e mezzo trascorso alla Casa Rosada, però, il numero degli indigenti è cresciuto, fino a raggiungere quota 13 milioni. Con 1,5 milioni di nuovi poveri solo nel periodo compreso tra il dicembre 2015 e il settembre 2016. Di questi, 600mila vivono in condizioni di miseria estrema. Non accadeva dal 2002, cioè dall’immediato post-default dell’anno precedente. A rivelarlo è l’ultimo studio della prestigiosa Università Cattolica argentina (Uca).

La causa principale dell’incremento è l’inflazione, che nel 2016 ha raggiunto il valore del 40 per cento. L’aumento dei prezzi polverizza i salari dei lavoratori, soprattutto quelli più bassi. Il governo, tuttavia, insiste che quest’anno arriverà la ripresa. I sindacati, però, non sono disposti a credergli e hanno convocato uno sciopero generale di 24 ore contro l’esecutivo per la prima metà di aprile. Una prima protesta si è svolta lo scorso mercoledì: in piazza sono scese migliaia di persone.

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