Nuovi raid russi, Kiev (in difficoltà) prova a reagire. Il punto sulla guerra
di Nello Scavo
Distrutte centrali energetiche e anche la sede di Medici Senza Frontiere a Doonetsk. Zelensky chiede garanzie per l'invio di nuove armi. Droni ucraini colpiscono in Russia una base dell'aeronautica

Una lunga notte di battaglia nei cieli e vasta distruzione sul terreno. Mentre Mosca sferrava un nuovo attacco contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, Kiev ha risposto distruggendo almeno sei caccia bombardieri russi dislocati nella base di Morozovsk, a meno di 150 chilometri dal confine ucraino.
Le forze aeree ucraine hanno dichiarato di aver abbattuto nove droni russi. Ma sui bersagli sono comunque piombati 5 missili. Nel corso dei raid russi è stato distrutto anche l’ufficio di Medici senza frontiere nella regione di Donetsk. «Tutto il nostro personale è salvo, cinque civili che si trovavano nei pressi dell’ufficio sono rimasti feriti», ha reso noto Msf condannando l’attacco e chiedendo la protezione delle sue strutture, dei civili e degli operatori umanitari. La struttura rasa al suolo dai droni supportava operazioni d’emergenza di Msf per la popolazione nella regione. «Questo attacco è tutt’altro che un incidente isolato. La distruzione delle infrastrutture civili è un segno distintivo di questa guerra da molto tempo», ha dichiarato Vincenzo Porpiglia, coordinatore dell’organizzazione umanitaria in Ucraina. Lo sciame di droni e missili è stato indirizzato pressoché integralmente in direzione di impianti energetici civili. La contraerea ucraina non riesce a fare da barriera per tutti gli attacchi. La tattica dello stato maggiore russo è oramai consolidata: sparare a raffica per impegnare la contraerea e poi sfruttare la smagliature dei sistemi di difesa per assestare i colpi più pesanti con i missili.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito «spregevole» il bombardamento notturno di droni russi Shahed sulla città di Kharkiv, che ha colpito una palazzina residenziale uccidendo almeno 4 civili e ferendone almeno altri 12. Nella regione meridionale di Odessa sono state nuovamente bersagliate alcune centrali, provocando prolungati blackout che costringono ancora una volta i servizi tecnici territoriali a erogare energia a macchia di leopardo per poche ore al giorno.
I detriti dei droni intercettati e colpiti in volo hanno danneggiato diverse residenze private ed edifici agricoli specialmente nella regione di Zaporizhzhya, non lontano dalla centrale nucleare occupata da personale tecnico e militare russo. Esplosioni anche a Kharkiv.
Se il colpo inferto da Kiev all’aviazione russa basata a Morozovsk avrà effetti sul conflitto, lo si capirà già in queste. Mosca potrebbe dover fare i conti con le limitazioni operative in conseguenza dell’attacco ucraino. Secondo alcune immagini satellitari rilasciate il giorno prima delle del raid ucraino, nell’aerodromo c’erano 29 aerei da combattimento: 26 cacciabombardieri Su-34 e 3 caccia Su-30/35. Si tratta di formazioni adoperate quotidianamente per sganciare in volo i missili puntati contro il territorio ucraino.
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