L'Uovo di Trump torna a far litigare l'America
In California la Casa Bianca porta in tribunale il governatore dem perché viola la competenza federale sulle uova stabilita da una legge del 1970. E in Cile diventano un bene da contrabbandare

Donald Trump ne aveva fatto un tema della sua campagna elettorale, rompendo letteralmente poi le uova nel paniere per scoprire neanche le sue magie erano state in grado di far calare il prezzo delle uova negli Stati Uniti. Un po’ come le sue promesse di pace “sprint” mai mantenute e i Premi Nobel che comunque reclama. Insomma, il novello uovo di Colombo che per il tycoon non si è però rivelato tale.
Così può succedere anche che Sacramento e Washington battibecchino in tribunale. Se la California è lo Stato che ha intentato più azioni legali contro l'Amministrazione Trump - a un ritmo di due alla settimana nei primi 100 giorni -, ora è la Casa Bianca a fare causa al bastione dem su un tema caro al presidente: il prezzo delle uova. Secondo la denuncia, le leggi californiane che regolano il benessere animale e gli standard di produzione avrebbero contribuito all'aumento dei prezzi a livello nazionale.
L'amministrazione contesta in particolare tre provvedimenti: AB 1437, Proposition 2 e Proposition 12, sostenendo che violino la competenza federale sulle uova stabilita da una legge del 1970. Tra gli imputati figurano il governatore democratico Gavin Newsom, il procuratore generale Rob Bonta e altri funzionari statali. L'ufficio stampa del governatore ha replicato ironicamente su X: "Trump è tornato al suo hobby preferito: incolpare la California per qualsiasi cosa".
Spostandosi un po’ più a sud si scopre poi che le uova divengono sempre più un bene prezioso. Nel primo semestre del 2025 il Cile ha sequestrato oltre un milione di uova boliviane entrate di contrabbando, secondo i dati del Servizio agricolo e veterinario cileno. Un fenomeno in costante crescita visto che nel 2023 ne erano state sequestrate 864.554, nel 2024 il numero è salito a 1.338.067 e quest'anno solo tra gennaio e giugno sono già state bloccate 1.017.928 uova.
Secondo il sito del quotidiano El Deber, il fenomeno è legato alla crisi economica in Bolivia: scarsità di dollari, mancanza di carburante e aumento dei prezzi spingono molti a contrabbandare prodotti alimentari, soprattutto uova, verso il Cile. Il ministro cileno dell'Agricoltura, Esteban Valenzuela, ha detto di avere "aumentato molto i sequestri perché c'è un maggiore controllo", ma ha avvertito che "poiché siamo in un altopiano poroso, sono necessari sempre più controlli". Le autorità cilene denunciano i rischi sanitari e la concorrenza sleale provocati da questo tipo di commercio informale.
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