L'Australia chiede scusa per il farmaco anti-nausea che provocò malformazioni
di Redazione
Il premier Albanese ha presentate solo ora le scuse ai sopravvissuti alla talidomide, dato alle donne incinta nei primi anni '60, che provocò 146 casi di problemi alla nascita e malformazioni

Il primo ministro dell'Australia Anthony Albanese ha rivolto scuse ufficiali ai sopravvissuti alla talidomide, il farmaco contro la nausea mattutina somministrato alle donne in gravidanza nei primi anni '60, che provocò difetti alla nascita e malformazioni in bambini di tutto il mondo. "Queste scuse si inseriscono in uno dei capitoli più oscuri della storia della medicina australiana", ha detto mercoledì in parlamento Albanese, in una dichiarazione rivolta ai sopravvissuti presenti, alle loro famiglie e agli operatori sanitari, ripresa dalla Bbc. Dopo sessant'anni, è la prima volta che il governo australiano riconosce il proprio ruolo nella tragedia. Il primo ministro ha promesso che il suo governo riaprirà il programma di sostegno ai sopravvissuti alla talidomide per garantire che "tutti ricevano sostegno".

All'inizio degli anni '60, la talidomide era il principio attivo di un farmaco sedativo ampiamente distribuito a molte madri in Australia e in tutto il mondo. Successivamente si scoprì che provoca malformazioni agli arti, al viso e agli organi interni nei feti. Secondo le stime ufficiali, ci sono 146 sopravvissuti al talidomide registrati presso il programma australiano di supporto ai sopravvissuti, anche se il numero esatto delle persone colpite è sconosciuto. Domani il governo albanese inaugurerà anche un sito di riconoscimento nazionale delle vittime sulle rive del lago Burley Griffin.
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