La Cina testa il treno più veloce del mondo. E sfida il Giappone

Il treno a levitazione magnetica (maglev) potrà viaggiare a una velocità massima di 600 chilometri orari. Ma i costi dei biglietti potrebbero essere proibitivi
July 14, 2025
La Cina testa il treno più veloce del mondo. E sfida il Giappone
ANSA | Due modellini dei treni a lievitazione magnetica in una fabbrica a Qingdao, provincia di Shandong
Non andrà più veloce della luce, ma potrebbe superare, in velocità, un aereo. È il nuovo gioiello della tecnologia cinese: un treno a levitazione magnetica (maglev), capace di viaggiare a una velocità massima di 600 chilometri orari. Come fa sapere Asia Times, il nuovo treno maglev cinese, sviluppato dalla China Railway Rolling Stock Corporation (CRRC), è stato esposto alla 17esima edizione della fiera delle "ferrovie moderne", tenutasi a Pechino dall'8 al 10 luglio ed ha completato “la prima fase del suo progetto ingegneristico”. Questo tipo di tecnologia utilizza "campi magnetici opposti per sollevare il treno dai binari, riducendo l'attrito e consentendo un movimento più fluido, silenzioso e veloce".
I numeri sono impressionanti. Come riportato da Newsweek, il test più recente, condotto presso il Laboratorio Donghu nella provincia cinese di Hubei, “ha visto un treno Maglev da 1,1 tonnellate accelerare fino a 645 km/h in poco meno di 7 secondi a 600 metri di altezza. Il test segue un esperimento della stessa tecnologia condotto lo scorso anno, che ha raggiunto velocità di oltre mille chilometri/orari, superiori a quelle di molti aerei commerciali”. Si prevede che il veicolo potrà viaggiare tra Pechino e Shanghai in 2,5-3 ore, rispetto alle quattro ore di viaggio dell'attuale treno ad alta velocità. Tutto questo si inserisce nella crescita vertiginosa del sistema ferroviario del gigante asiatico. Secondo il China State Railway Group, l'operatore ferroviario nazionale, nel 2024 le ferrovie nazionali cinesi hanno gestito un numero record di 4,08 miliardi di viaggi, con un traffico giornaliero che ha raggiunto un picco di quasi 21,45 milioni. La rete ha inoltre movimentato 3,99 miliardi di tonnellate di merci, segnando l'ottavo anno consecutivo di crescita. Alla fine dello scorso anno, la rete ferroviaria cinese si estendeva per 162.000 chilometri, di cui 48.000 dedicati all'alta velocità.
La Cina è dunque pronta a sfidare, sul piano tecnologico, il suo rivale “tradizionale” il Giappone, che oggi vanta il primato del “treno proiettile” più veloce al mondo. Ma quali scenari apre questo tipo di tecnologia? Quali trasformazioni questa tecnologia potrà apportare nel sistema dei trasporti asiatici? Siamo a un passo dal trionfo plastico di quella dimensione che il filosofo Paul Virilio aveva chiamato come "dromocrazia", un sistema, incentrato sulla velocità, destinato a nullificare lo spazio?
Un nuovo treno a levitazione magnetica a Tsuru, nella prefettura di Yamanashi, in Giappone - ANSA
Un nuovo treno a levitazione magnetica a Tsuru, nella prefettura di Yamanashi, in Giappone - ANSA
Come scrive ancora Newsweek, “i risultati positivi ottenuti in fase sperimentale dimostrano che la tecnologia Maglev, che ha prodotto velocità di oltre 960 km/h durante i test dello scorso anno nella provincia dello Shanxi, è riproducibile”. Tradotto? Per Shao Nan, ingegnere senior presso CRRC Changchun Railway Vehicles “questo tipo di tecnologia potrebbe presto entrare a far parte della rete ferroviaria cinese. A titolo di confronto, gli aerei passeggeri commerciali viaggiano in genere a una velocità compresa tra 885 e 920 km/h, il che significa che la Cina potrebbe presto essere in grado di implementare treni più veloci dei normali viaggi aerei”. Insomma "può colmare il divario di velocità tra l'alta velocità ferroviaria e quella aerea entro i 2.000 km/h (1.243 mph)." Con ricadute positive anche dal punto di vista ambientale: dal punto di vista del consumo energetico, maggiore è la distanza, più evidenti sono i benefici e i vantaggi complessivi.
Non mancano però gli elementi critici che potrebbero frenare lo sviluppo di questa nuova tecnologia. A cominciare dai costi dei biglietti, che si annunciano proibitivi. Per ora non è stata ancora resa nota la tempistica dell'utilizzo e della commercializzazione dei nuovi treni. Ci sono, poi, anche ostacoli di natura di sostenibilità finanziaria. La rete ferroviaria cinese ad alta velocità ha registrato "circa 100 miliardi di yuan di perdite totali" nei nove mesi terminati il 31 dicembre 2024.

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