Il califfato: via le croci dalle chiese
di Redazione
La rimozione dei crocifissi imposta a Tel Hamis, località siriana a maggioranza cristiana. I giordani bombardano: A Damasco si combatte, lanciati numerosi missili, almeno 40 morti.
Prosegue in Siria il tentativo dello Stato islamico di fare terra bruciata di tutto ciò che esula dalla sua visione (distorta) del mondo. I jihadisti dell'Is (o Isis) hanno imposto la rimozione delle croci e crocifissi dalle chiese di Tel Hamis, una località a maggioranza cristiana nel nord-est della Siria. Lo riferiscono media siriani delle opposizioni, che a loro volta citano fonti della Chiesa siriaca siriana e della comunità assira. La vendetta giordana Intanto infuriano i combattimenti. Caccia giordani hanno bombardato oggi obiettivi dello Stato islamico in Siria, in coordinamento con la coalizione internazionale anti-Isis. Lo ha reso noto un portavoce del governo di Amman, senza fornire però indicazioni precise. "Vogliamo esser certi che i jihadisti paghino per il loro crimine e per le atrocità che hanno fatto al nostro pilota", ha detto il portavoce, Mohammed al Momani, citato dalla Cnn. Battaglia a Damasco Trentacinque civili, tra cui 4 minorenni, sono rimasti uccisi in raid del regime oggi su località intorno a Damasco, da dove un gruppo ribelle islamista aveva lanciato decine di razzi sulla capitale, provocando la morte di 5 persone, tra cui un bambino. Lo riferisce l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. L'Ondus precisa che sono stati circa 40 i raid aerei sulle aree di Duma, Arbin, Kafar Batna ed Ein Terma, accompagnati dal lancio di razzi. I feriti negli attacchi sono almeno 140. Precedentemente il gruppo ribelle islamista Jeish al Islam (Esercito dell'Islam) aveva bombardato con non meno di 70 razzi vari quartieri di Damasco. Oltre alle 5 vittime civili finora segnalate, vi sono anche numerosi feriti.
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