Hamas consegna i corpi di altri 4 ostaggi
di Redazione
Israele ha rilasciato circa 400 detenuti palestinesi dei previsti 602 in base all'accordo di cessate il fuoco

Hamas ha consegnato nella notte tra mercoledì e giovedì i corpi di quattro ostaggi. Le bare sono state trasferite, con la mediazione egiziana, a un'unità dell'esercito al valico di Kerem Shalom, e sono state trasferite in Israele per l'identificazione (la scorsa settimana Hamas aveva riconsegnato in un primo tempo la salma di una donna sconosciuta al posto di quello di Shiri Bibas: i funerali della donna e dei suoi due bambini, i fratellini Bibas, dopo l'avvenuta restituzione, sono stati celebrati mercoledì). L'ultima tranche dell'accordo per il cessate il fuoco prevede lo scambio dei quattro cadaveri israeliani con 602 palestinesi, la cui scarcerazione era stata bloccata all’ultimo momento sabato scorso in reazione alla spettacolarizzazione dei rilasci.
Con l'identificazione dei corpi dei quattro ostaggi consegnati nella notte, Israele ha ricevuto tutti i 33 ostaggi che dovevano essere consegnati nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Venticinque sono tornati vivi, mentre di otto sono stati consegnati i corpi.
Uno di loro Shlomo Mantzur, 85 anni, "è sopravvissuto al pogrom di Farhud in Iraq. È emigrato in Israele nel 1951 ed è stato uno dei fondatori del Kibbutz Kissufim", come riporta il forum delle famiglie degli ostaggi. Il kibbutz di Nir Oz riporta invece il riconoscimento di Ohad Yahalomi, "50enne al momento del decesso", è stato ucciso durante la prigionia. La terza vittima è Itzhak Elgarat, 68 anni all'epoca dell'attacco del 7 ottobre 2023. La quarta vittima, invece, è Tsachi Idan (49 anni).
Da parte sua, Israele ha rilasciato nella notte circa 400 detenuti palestinesi sui previsti 602 in base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza. Sempre in base all'accordo domenica al Cairo, stando ai media israeliani, dovrebbero cominciare i negoziati sulla seconda fase della tregua.Ora, secondo per Hamas, "l'unico modo" per arrivare alla liberazione degli ostaggi che restano nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 è "negoziare e rispettare" l'accordo del 19 gennaio scorso.
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