Gli 007 di Kiev rubano i file con i nomi dei bambini trasferiti in Russia
di Nello Scavo
Intanto un video mostra una minorenne usata come scudo umano dai soldati russi inseguiti dai droni ucraini

Sergey Aksyonov aveva dato disposizioni precise: trasferire in Crimea i bambini ucraini orfani o privi di adulti di riferimento in Crimea e poi da li, dopo un periodo di "soggiorno climatico", trasferirli in Russia per la "rieducazione" o per l’adozione. Aksyonov è il capo delle autorità russe nella penisola occupata e la prova delle violazioni arriva direttamente dai suoi uffici. Milioni di pagine di documenti sono infatti stati trafugati dai pirati informatici dei servizi segreti di Kiev.
Ma dalla linea del fuoco giungono altre immagini di minorenni trascinati dai soldati russi che usano i civili come scudi umani per proteggersi dalle azioni mirate di Kiev.

Il “libro mastro” degli occupanti in Crimea pesa più di 100 terabyte, l’equivalente di circa 100 milioni di pagine di documenti scansionati. Cos’altro ci sia nell’archivio ottenuto da Kiev non è stato chiarito e probabilmente verrà tenuto in gran parte riservato, secondo quanto riferito da fonti dell’agenzia di spionaggio al “Kyiv Independent”.
A quanto viene fatto trapelare ci sarebbero non solo documenti interni, ma anche comunicazioni tra i ministeri di Mosca e i dipartimenti delle autorità di occupazione. In Crimea è di stanza la flotta navale russa del Mar Nero, oltre ad alcune alle basi di lancio per droni e missili e alcuni aerodromi utilizzati anche da velivoli anfibi specializzati nell’intercettare sommergibili e droni sottomarini.
Gli specialisti ucraini e i loro colleghi delle agenzie di spionaggio occidentale stanno esaminando le informazioni catturate, tra cui una migliaia di fascicoli interni e comunicazioni tra i ministeri e i servizi di occupazione. Ma le “cartelle” a cui è stata data priorità sono quelle che descrivono in dettaglio il trasferimento illegale di bambini ucraini dalle zone occupate delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia.
Secondo le fonti, ci sono i registri dei minori allontanati: dettagli personali, foto, informazioni sui loro tutori e sui luoghi di residenza o di studio. L'attacco delle unità cyber avrebbe anche rivelato elenchi di personale militare russo, compresi dati personali e informazioni sui parenti, nonché registri di prigionieri, vittime e documenti che attestano le richieste di risarcimento da parte dei familiari dei caduti russi. Tra i faldoni informatici uno si chiama “Indennità funerarie". Sono le istanze di risarcimento per i militari uccisi in battaglia. Tra le richieste, l’assegnazione di lotti di terreno proprio nella Crimea occupata.

Secondo il database ufficiale ucraino ”Children of War”, dal febbraio 2022 un totale di 19.546 bambini ucraini sono stati deportati o sfollati con la forza in Russia, nei territori ucraini occupati dalle forze di Mosca o in Bielorussia. Non tutti sarebbero stati dunque deportati e affidati a nuove famiglie, ma non pochi sarebbero stati condotti in Russia con qualche parente e li reinsediati senza darne comunicazione ufficiale a Kiev. Ad oggi 1.605 minori sono stati riportati a casa, grazie anche al lavoro della “diplomazia umanitaria” della Santa Sede con il lavoro della Segreteria di Stato vaticana e con la missione affidata al cardinale Matteo Zuppi che con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha ricevuto le più alte onorificenze ucraine.
A Mosca il sospetto che gli ucraini disponessero di informazioni riservate era balenato da tempo. A luglio si era appreso di un attacco informatico per cui il Servizio federale di sicurezza russo (Fsb) aveva avviato una indagine sull'amministrazione di Aksyonov alla ricerca di una potenziale "talpa". I file della corrispondenza ufficiale hanno confermato una carenza di carburante e lubrificanti a seguito degli attacchi ucraini alle raffinerie di petrolio russe, ha affermato la fonte. «Queste informazioni sono state trasmesse alle forze dell'ordine per indagare sui crimini di guerra relativi al rapimento di bambini ucraini», ha spiegato i funzionari che stanno esaminando il «libro mastro» dell’occupazione. Dalla linea del fronte arrivano anche altre accuse. A Shandryholove, nella ragione orientale di Donetsk, un video registrato dai droni ucraini mostra dei soldati russi in fuga. Vistisi scoperti dal velivolo senza pilota, dopo avere ucciso due adulti, trascinano con loro quella che sembra una ragazzina, mostrandola al drone per proteggersi la fuga, usando la ragazza come scudo umano. Secondo i militari ucraini si tratterebbe di una minorenne. I due civili uccisi sarebbero i suoi genitori.
I droni hanno intercettato le comunicazioni radio a Shandryholove, dove un comandante russo con il nome di battaglia "Bali" avrebbe ordinato alle truppe - come suggerisce una delle registrazioni audio - di «uccidere tutti», compresa la popolazione civile, «tranne i bambini».
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