Cos'è successo coi vertici della Bbc e il video manipolato di Trump

Spezzoni del discorso del 6 gennaio 2021 montati ad arte e trasmessi una settimana prima del voto del 2024. Lasciamo il direttore generale Davie e la direttrice dei servizi Turness
November 10, 2025
Cos'è successo coi vertici della Bbc e il video manipolato di Trump
La sede di Londra della Bbc. I vertici si sono dimessi dopo lo scandalo sul video di Trump/ ANSA
Un montaggio ad arte di alcuni spezzoni del discorso del presidente Usa Donald Trump del 6 gennaio 2021 per fare in modo che dalle sue parole emergesse un invito ai suoi sostenitori ad assediare Capitol Hill. Una manipolazione delle informazioni, contenuta in un documentario “Trump una seconda possibilità” trasmesso dalla Bbc la settimana prima delle elezioni statunitensi dello scorso anno che ha portato alle dimissioni dei vertici e ad un duro scontro politico. È un vero e proprio terremoto lo scandalo che ha colpito la Bbc la storica emittente televisiva pubblica inglese (il corrispettivo della nostra Rai), nell’ultima settimana costringendo il direttore generale Tim Davie, alla guida dal 2020, e la direttrice dei servizi giornalistici Deborah Turness alle dimissioni. “Sono stati commessi degli errori e come direttore generale devono assumermene la responsabilità finale” ha scritto Davie nel comunicato in cui annunciava il suo passo indietro.

Le accuse del Telegraph

Lo scandalo è iniziato una settimana fa quando il quotidiano della destra Telegraph, da sempre ostile alla Bbc, ha pubblicato un documento di 19 pagine redatto da un ex consulente dell’emittente britannica in cui venivano accusati i giornalisti della Bbc di fornire una copertura faziosa della presidenza Trump dalla politica estera, in particolare il conflitto a Gaza, ad altre questioni delicate. In particolare, l’accusa più dettagliata riguardava il documentario in cui il discorso di Trump era stato tagliato e montato per dare la responsabilità al presidente di aver incitato i suoi sostenitori ad assaltare il Campidoglio. Il servizio in questione, precisa la Bbc, era stato realizzato da Michael Prescott, ex consulente del comitato per le linee guida e gli standard editoriali che ha lasciato il suo incarico all'inizio dell'anno. Nel programma finito nel mirino della Casa Bianca si vedeva Trump che diceva che avrebbe accompagnato i suoi sostenitori al Campidoglio prima delle rivolte del 6 gennaio 2021, esortandoli a "combattere come matti", ma ometteva una parte del discorso in cui li esortava a "far sentire la propria voce in modo pacifico e patriottico”. All’epoca, Trump contestava la vittoria elettorale del presidente Joe Biden, nel voto che lo ha visto lasciare la Casa Bianca dopo il suo primo mandato. Il montaggio fa parte del documentario intitolato Trump: una seconda possibilità? trasmesso dalla Bbc la settimana prima delle elezioni statunitensi dello scorso anno.

Lo scontro politico in Inghilterra e negli Usa

Immediate le reazioni politiche con i conservatori che, tramite la loro leader Kemi Badenoch, hanno accusato i vertici della Bbc di parzialità editoriale grave e sistematica parlando di rivelazioni scioccanti. L’ex primo ministro Boris Johnson aveva esortato gli inglesi a fare un boicottaggio del canone televisivo. Lo scandalo arriva infatti in un momento delicato con il governo impegnato nella revisione dello statuto della tv pubblica che scade nel 2027. Tra le proposte c'è proprio la possibilità di abolire il canone tv che è la sua principale forma di finanziamento. Dall’Inghilterra agli Usa la polemica si è ingigantita con la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt che ha accusato la Bbc di essere stata intenzionalmente disonesta e di essere una macchina di propaganda di sinistra. La notizia della dimissioni è stata salutata dallo stesso Trump come una vittoria. "I vertici della Bbc, incluso Tim Davie, il capo, si sono dimessi perché sono stati sorpresi a “manipolare” il mio ottimo discorso del 6 gennaio. Grazie al Telegraph per aver smascherato questi “giornalisti” corrotti" ha scritto Trump su Truth. "Sono persone molto disoneste che hanno cercato di mettere a repentaglio le elezioni presidenziali. Oltre a tutto, provengono da un Paese straniero, che molti considerano il nostro alleato numero uno. Che cosa terribile per la democrazia", ha aggiunto.

Trump ha chiesto un risarcimento miliardario 

Trump ha minacciato di avviare una causa per danni da un miliardo di dollari alla Bbc in caso di mancata rettifica, oltre a chiedere un risarcimento, per il montaggio artefatto dall'emittente pubblica britannica in modo tale da rafforzare la sensazione che egli avesse incitato esplicitamente l'assalto a Capitol Hill. È quanto rivela Sky News, pubblicando i dettagli contenuti nella lettera inviata dai legali di Trump alla Bbc, dove si indica la scadenza del 14 novembre, alle ore 22 del Regno Unito, per ottemperare alla richiesta. Nella lettera inviata dal team legale del presidente sono indicati i termini perentori, in tre punti, della rettifica e del risarcimento chiesti all'emittente pubblica britannica. La Bbc deve infatti "ritrattare immediatamente e in modo completo e imparziale il documentario e qualsiasi altra dichiarazione falsa, diffamatoria, denigratoria, fuorviante e provocatoria sul Presidente Trump", si legge nel documento, che si riferisce in particolare alla trasmissione del programma di punta di inchieste Panorama al centro della vicenda. Vengono inoltre chieste scuse formali e un "risarcimento adeguato" al presidente Trump per il "danno causato". In caso di mancata ottemperanza, si procederà ad avviare "un'azione legale per un risarcimento danni non inferiore a un miliardo di dollari". Un portavoce del team legale inoltre ha affermato che l'emittente ha diffamato il leader Usa "modificando intenzionalmente e ingannevolmente il suo documentario nel tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali".

L'audizione della Bbc in commissione Cultura

Le dimissioni di Davie e Turness, sono state al centro di un'audizione del presidente del cda, Samir Shah, alla commissione Cultura della Camera dei Comuni presieduta dalla deputata dell'opposizione conservatrice Caroline Dinenage. Il governo laburista britannico di Keir Starmer continua a difendere il modello di servizio pubblico di "una Bbc forte" in "un'era segnata dalla disinformazione" a livello globale, pur avendo criticato come "un errore grave" la vicenda del montaggio artefatto di due passaggi separati di un discorso di Donald Trump del 2021. 

Le accuse alla Bbc anche per il racconto della guerra a Gaza

Non è solo per il caso del documentario su Trump che è stato contestato l'operato dell'emittente britannica negli ultimi mesi: quesiti sono stati sollevati rispetto alla copertura della guerra a Gaza da parte di Bbc Arabic, canale in lingua araba, che avrebbe "minimizzato le sofferenze israeliane" e dipinto lo Stato ebraico "come l'aggressore" secondo le critiche mosse all'emittente dai conservatori. Al punto che anche Israele ha reagito alle dimissioni dei vertici della Bbc. Il ministero israeliano degli Esteri ha sottolineato che "evidenziano la natura faziosa che da tempo caratterizza la copertura mediatica della Bbc su Israele. Per troppo tempo, hanno diffuso disinformazione che ha alimentato l'antisemitismo e l'estremismo".

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