Meloni e l'incontro con Mattarella: nessuno scontro istituzionale

A tema il caso suscitato dal capogruppo di Fdi Bignami che aveva chiesto chiarimenti su presunte "trame" del Quirinale pubblicate da un giornale. La premier ha chiamato in causa ancora il consigliere del Colle Garofani
November 19, 2025
Meloni e l'incontro con Mattarella: nessuno scontro istituzionale
Giorgia Meloni e Sergio Mattarella
Iniziato alle 12.45, e durato poco meno di un'ora, si è tenuto un incontro fra Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, che, appena rientrata a Roma da Mestre, si è recata al Quirinale per un colloquio con il capo dello Stato.
L'incontro era stato proposto dalla stessa Meloni questa mattina, con una telefonata al Capo dello Stato, finalizzata a programmare la visita. Dopo il lungo incontro, lunedì, al Consiglio supremo di Difesa, la richiesta della premier è certamente da ricollegare allo «stupore" causato al Quirinale dall'intervento del capogruppo alla Camera di FdI Galeazzo Bignami che aveva preso per buone le congetture contenute in un articolo del direttore della "Verità" circa presunte "trame" del Colle contro il governo Meloni. Prima delle 14 la premier è rientrata a Palazzo Chigi.
 Al termine lo staff della presidenza del Consiglio ha diramato una nota che, nell'escludere divergenze con Mattarella, tiene aperto in qualche modo il caso, giustificando l'intervento di Bignami e puntando il dito sul consigliere del Quirinale Francesco Saverio Garofani.
La premier Giorgia Meloni, recita la nota «ha reputato che la richiesta di smentita formulata dall'onorevole Bignami» in merito all'articolo apparso ieri su La Verità «non fosse un attacco al Quirinale, ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale», spiegano da Palazzo Chigi. «Era intenzione, da parte del partito di maggioranza relativa, intervenire per fugare ogni ipotesi di scontro tra due Istituzioni che invece collaborano insieme per il bene della Nazione. Si riteneva che fosse il diretto interessato, ovvero il Consigliere Garofani, a dover chiarire, per chiudere immediatamente la questione» viene spiegato. Questi, in una intervista al Corriere della Sera, ha confermato nella sostanza di aver fatto delle valutazioni politiche che però intercettate e riportate nell'articolo di Maurizio Belpietro, sarebbero state «usate» per una tesi che non sta in piedi. Garofani, che svolge anche il delicato compito di segretario del Consiglio supremo di Difesa al quale partecipa anche il presidente del Consiglio e numerosi ministri, assicura di aver avuto rinnovata la fiducia dal capo dello Stato.
In ogni caso, conclude Palazzo Chigi «è intenzione del Presidente del Consiglio, con la sua visita al Capo dello Stato, rimarcare che non esiste alcuno scontro istituzionale».

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