mercoledì 13 ottobre 2021
Centinaia di under 35 partecipano ogni anno all'iniziativa ideata nel 1993 da don Fabio Rosini. Le loro testimonianze
In tutta Italia i corsi delle Dieci Parole: «Dove cerchi la tua felicità?»

Foto di Joseph Redfield Nino da Pixabay

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C’è un percorso che ogni anno coinvolge centinaia di giovani di tutta Italia e che prova a rispondere alle domande grandi della vita, come: “Dove cerchi la tua felicità?”. È il corso delle Dieci Parole, si compone di incontri periodici e ha sede in diverse città del nostro Paese. Chi ha partecipato lo definisce come “una svolta”. Sono soprattutto giovani tra i venti e i trent’anni, credenti e non credenti, nessuno escluso.

L’ideatore del corso è don Fabio Rosini e la prima edizione risale al 1993. In un’intervista ad Avvenire, Rosini aveva definito le Dieci Parole come “un’esperienza di riconciliazione con Dio. Vera, profonda, contagiosa”. I corsi sono nati proprio per i giovani, ma nel tempo sono stati affiancati da cammini dedicati anche agli over 35. L’obiettivo è accompagnare le persone nel “discernimento”, per consentire loro di “imparare a prendersi la parte migliore della vita”, si legge sul sito dell’iniziativa. Di solito si viene a conoscenza del corso tramite passa parola. L’entusiasmo di chi partecipa fa sì che anche altri vogliano iscriversi. I contenuti degli incontri non si possono sapere in anticipo: è un invito a scatola chiusa.

“Il corso parte dalla concretezza della vita di ognuno” racconta Giulia Aimar, 24 anni, che nella vita è infermiera. Ha partecipato al corso tre anni fa e poi ha portato anche i suoi amici. “Ho solo raccontato loro quanto è stata bella questa occasione per me”. Michele Frandino, ingegnere di 25 anni, per raccontare la sua esperienza prende in prestito una metafora di altri: “La fede può essere vista come un paio di scarpe. Quando sei piccolo qualcuno te le compra su misura, ma quando cresci quelle calzature non bastano più”. Le Dieci Parole sono state un’opportunità per “avere scarpe nuove, su misura per la nostra età”. I corsi sono tenuti da sacerdoti, frati, consacrati e consacrate di diversi ordini religiosi: è una rete che abita i territori, segno di unità e comunità. Spesso i corsi vengono realizzati nelle parrocchie, in collaborazione con le diocesi.

Frate Daniele Vallorani è uno dei tanti che tiene il corso. Lo fa da dieci anni e nell’ultimo periodo collabora con don Roberto Populin e don Luca Peyron nella parrocchia del Santissimo nome di Gesù a Torino. In città la sede storica delle Dieci Parole è quella dei Frati cappuccini del Monte, dove continuano anche più corsi in contemporanea, ma la richiesta è tanta e le possibilità di partecipare sono aumentate. Frate Daniele ha deciso di diffondere il corso dopo aver partecipato in prima persona ed essere rimasto folgorato. All’epoca era già frate, ma quel percorso “ha ribaltato alcune cose che pensavo della mia vita e del mio modo di annunciare il Vangelo”. Da lì, la decisione di restituire l’esperienza a tanti giovani. “Noi siamo abituati a imparare dai casini della vita e a forza di botte che prendiamo, a destra e a sinistra” spiega. Si può invece sperimentare che “c’è un tesoro da scoprire a partire proprio dalla nostra vita, che è preziosa, anche quando non la consideriamo tale”.

I giovani che partecipano ai corsi portano tante domande e necessità: “La più generale è trovare un punto di riferimento vero, forte, costante: nella nostra società tutto dura poco, è legato alle emozioni. È una instabilità che spesso crea un disagio, un vuoto”. Molti dei ragazzi che partecipano “sono feriti, hanno delle fatiche e tanta paura di vivere. Cercano qualcuno che ascolti il loro dolore” racconta frate Daniele. È una sofferenza che in molti casi poi si trasforma. “Quando riusciamo a fare capire che la grandezza di Dio passa dalla piccolezza di ognuno, allora scatta qualcosa, si apre un ascolto vero”. Gli incontri del corso si ancorano “alla parola di Dio, che davvero guarisce, davvero cura le ferite e davvero crea relazioni”.

Marta Bertoni, che ha partecipato al corso dai Frati cappuccini di Bergamo, ha imparato “a dire i “sì” e i “no” che contano, anche quando questo significa andare controcorrente”. Ha 29 anni e fa l’educatrice. “Ho sperimentato che veramente siamo amati, nonostante i nostri limiti, errori e sbagli. Il corso mi ha fatto sperimentare che come giovani possiamo puntare in alto”.

In diverse città i corsi delle Dieci Parole sono in partenza tra ottobre e novembre. Per saperne di più puoi contattare i responsabili delle sedi locali, qui.

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