sabato 20 marzo 2021
Otto pagine a colori ogni domenica all'interno del quotidiano per continuare ad accompagnare bellezza e fragilità della vita familiare.
Noi in famiglia, da questa domenica il nuovo settimanale

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Da domani il nostro mensile familiare – prima Noi genitori e figli, poi Noi famiglia e vita - diventa settimanale e si chiamerà Noi in famiglia. Ogni domenica, otto pagine a colori all’interno di Avvenire, daranno nuova concretezza e maggiore tempestività al nostro impegno per la famiglia. Dopo 24 anni e 259 numeri mensili, abbiamo pensato che fosse inevitabile ravvicinare la cadenza degli appuntamenti in edicola e agli abbonati per accompagnare in modo più efficace il cammino, le trasformazioni, le speranze, le situazioni, le ansie, i problemi, le esperienze che rappresentano e si intrecciano alla vita familiare.

Ci sarà uno spazio anche per i più piccoli con Popotus. Un paginone centrale a colori che si aggiunge ai dorsi tabloid del martedì e del sabato per salutare il 25esimo anno di successo della nostra «attualità a misura di bambino»

Abbiamo pensato il nostro settimanale come strumento nuovo per un tempo nuovo, che ha quindi bisogno di parole e di modalità nuove, lungo due binari ben definiti. Da una parte il racconto sereno e trasparente della realtà, cioè l’impegno informativo. Dall’altra l’approfondimento modulato sulle ricerche più originali delle scienze sociali, nel rispetto della dottrina sociale della Chiesa, con lo sguardo in avanti per accompagnare lo sviluppo sollecitato da papa Francesco.

Ieri, inaugurando l’Anno speciale Famiglia – Amoris laetitia, il Pontefice ha detto che «in un tempo e in una cultura profondamente mutati, oggi è necessario uno sguardo nuovo sulla famiglia da parte della Chiesa: non basta ribadire il valore e l’importanza della dottrina, se non diventiamo custodi della bellezza della famiglia e se non ci prendiamo cura con compassione delle sue fragilità e delle sue ferite. Questi due aspetti – ha spiegato anche il Papa - sono il cuore di ogni pastorale familiare: la franchezza dell’annuncio evangelico e la tenerezza dell’accompagnamento”.

È una sollecitazione che prendiamo come un punto di riferimento essenziale anche per il nostro lavoro. Anche il nostro settimanale cercherà di avere uno “sguardo nuovo”, soprattutto nei mesi seguenti per seguire e promuovere tutto ciò che verrà proposto, a livello nazionale e internazionale in questo Anno dedicato alla diffusione di quello strumenti straordinario, e purtroppo finora scarsamente applicato, che è Amoris laetitia.

Ma uno sguardo nuovo sarà necessario anche per offrire letture non banali e, soprattutto, non ideologiche delle trasformazioni sociali e culturali in atto. Non sono i cambiamenti che ci sgomentano. Nella storia la famiglia non è mai stata uguale a se stessa e sarebbe impensabile camminare con la testa voltata all’indietro per rimpiangere modelli ormai inesistenti. Ma l’incertezza del clima culturale, come confermato da statistiche e ricerche tra più accreditate, raccontano che la famiglia, il matrimonio, la generatività sono diventate, agli occhi di tanti giovani, solo una delle tante possibilità esaminate per orientare il proprio futuro. In questo dibattito, nella profonda convinzione che, pur con cambiamenti e revisioni, aggiustamenti e contraddizioni, la”bellezza della famiglia” continuerà in qualche modo ad essere evidente, a diffondere bene, a costruire futuro, noi vogliamo continuare ad esserci.

Nell’editoriale che uscirà domani sulla prima pagina del nuovo Noi in famiglia, il nostro direttore Marco Tarquinio scrive che la famiglia è «la realtà speciale e per nulla contraddittoria del luogo generativo per eccellenza, della culla della vita, della casa delle relazioni fondamentali, della palestra di solidarietà, fraternità e sororità, del tetto alle nostre certezze e alle nostre debolezze... La famiglia è il posto delle gioie e dei dolori più intensi e personali». Un luogo, uno spazio, una speranza, un approdo, un passato e un futuro che va spiegato senza pregiudizi e senza steccati, difeso senza dannose contrapposizioni, promosso senza inutili apologie, ma con la ferma convinzione che si tratta di un tesoro prezioso da cui, come lo scriba, estrarre cose vecchie e cose nuove. Memoria e futuro, radici e rivoluzione.

La prima pagina di NOI in famiglia

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