Amare la montagna e stare in famiglia. Padre e figlia, sui social
Aura e Sandro Zanghellini gestiscono la pagina social "Siamo Habitat". Raccontano la montagna e la bellezza dello stare in famiglia. «Non abbiamo bisogno di riempirci di grandi cose per essere felici»

«Sappiamo che per essere felici abbiamo bisogno di due cose: la montagna e le escursioni in compagnia» dicono Aura e Sandro, al telefono. Sono padre e figlia, vivono a Trento e insieme gestiscono una pagina Instagram che in due anni ha raggiunto i 50mila followers. Si chiama “Siamo habitat” e tramite brevi video racconta curiosità sulla montagna e condivide informazioni su animali, specie vegetali, paesaggi. Aura e Sandro sono i protagonisti, e registrano sempre i loro contenuti durante le loro escursioni in base a ciò che si trovano davanti agli occhi. Due i loro grandi innamoramenti: per la natura e per il tempo passato in famiglia.
L’idea di aprire una pagina social è nata durante il Covid dall’unione delle rispettive competenze e professionalità. Sandro è un naturalista, laureato cioè in scienze naturali. «Ho fondato una piccola società che si occupa di ricerche sulla flora, sulla fauna, sugli ecosistemi, per gli enti pubblici o per aziende private - spiega - Ci occupiamo ad esempio di quegli studi necessari prima di realizzare grandi opere, strade, autostrade, metanodotti». Aura, invece, che ha 29 anni, è una cantante e musicista. Ma è anche social media manager e lavora nell’ambito della creazione di contenuti per i social media. «E poi c’è la montagna - racconta Aura, ridendo - che ci unisce da sempre. Papà è accompagnatore di media montagna, e l’ha sempre fatta conoscere a noi figli, sin da piccolissimi abbiamo esplorato molto. Abbiamo pensato che tramite i social avremmo potuto coinvolgere altre persone nelle nostre escursioni e far venire anche a loro la voglia di andare a scoprire la natura. Così le nostre gite settimanali sono diventate anche l’occasione per creare contenuti video».
Sul loro profilo si può imparare, ad esempio, che cosa sia un toporagno, come provare ad ascoltare il bramito dei cervi, come riconoscere le piume di un picchio, come si comportino le vipere, e quanti tipi ce ne siano, come riconoscere piante commestibili e quali animaletti si possono trovare accanto a determinate specie vegetali. Il motto della loro pagina dice: “Se non guardi, non vedi”. Tra i commenti ai loro video, qualcuno scrive che, in effetti, «viene voglia di osservare meglio la natura».
Aura spiega che «tante persone ci scrivono che si è acceso in loro il desiderio di andare a esplorare il territorio e questa per noi è una risposta meravigliosa». Papà Sandro aggiunge un altro pezzo di narrazione, per loro altrettanto importante: «Penso che ci siano tante pagine interessanti, di esperti, che spiegano molto bene che cosa sia la montagna. La nostra particolarità è portare avanti questa attività dentro un legame familiare. Il nostro progetto si differenza proprio perché vuole mostrare che generazioni diverse possono avere obiettivi comune, e anche se a volte le sensibilità sono differenti, ci sono delle esperienze che si possono continuare a fare insieme». Aura aggiunge che «la cosa più bella è quando le persone ci scrivono che vedendoci hanno deciso di organizzare una scampagnata con la propria famiglia e con i propri amici».
Dopotutto, anche per loro, le escursioni sono sempre insieme ad altri. Che sia il resto della famiglia, mamma Monica e Milo, l’altro figlio, o una compagnia di amici, l’importante è condividere il proprio tempo in modo sensato. «Le relazioni sono il centro di tutto, no? - chiede Sandro - E la montagna insegna uno stile di vita: l’apprezzamento delle cose semplici, piccole. Quando cammini vedi l’essenzialità, vai a cercare quelle cose che ti fanno star bene davvero». Padre e figlia ripetono che è necessario difendere il lato selvatico della propria persona, quel contatto «fisico e spirituale» con la natura. «Il bosco, i ruscelli, i laghetti, i paesaggi, i tramonti, le albe, gli odori, i profumi, sono tutte cose che bisogna avere il tempo di ammirare perché danno una grande forza, un grande equilibrio e sanno restituire addirittura il senso della vita».
Che cosa hanno imparato, in questi anni di racconto della montagna sui social? Risponde Aura: «Ho scoperto che si può esplorare ciò che ci circonda con la voglia di conoscere, capire, non solo con il desiderio di trovare qualcosa di bello. Innamorarsi di qualcosa è anche il modo migliore di prendersene cura».
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