lunedì 19 aprile 2021
Erediteranno fortune a 7 zeri che sono disposti a lasciare. Ai destinatari delle donazioni denaro ma anche potere. Resource Generation: miliardari under35 che vogliono cambiare il filantrocapitalismo
Resource Generation è un’associazione fondata 23 anni fa a New York

Resource Generation è un’associazione fondata 23 anni fa a New York

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La filantropia dei grandi donatori alla Rockefeller, Gates o Buffett, che finanziano università, teatri e ospedali attraverso le fondazioni di famiglia, ha dato vita e sostenuto istituzioni leggendarie negli Stati Uniti. Ma è un modello di ridistribuzione che da sempre suscita il sospetto di perpetuare il privilegio dei ricchi e che oggi gode di una reputazione dubbia nel mondo delle non profit americane e di chi le studia, dove si parla di metterlo da parte, una volta per tutte. Rob Reich, docente a Stanford e autore del libro Just Giving: Why philantropy is failing democracy, paragona la filantropia tradizionale a un cerotto, e sostiene che la società contemporanea ha invece bisogno di un bisturi per ripulire a fondo le piaghe che generano ingiustizia. I geografi umani Iain Hay e Samantha Muller intanto accusano i mega-donatori-imprenditori di distogliere attenzione e risorse dai fallimenti del capitalismo. E lo storico Mikkel Thoru, che ha coniato il termine "filantrocapitalismo", considera le elargizioni dei miliardari come uno strumento d’influenza che danneggia la democrazia. Questi intellettuali sono diventati i fari-guida della nuova generazione di benestanti americani, che sono destinati a ereditare 30mila miliardi di dollari solo nei prossimi dieci anni e che non vogliono limitarsi a fare regali ai meno fortunati, ma cercano di creare un mondo dove essere ricchi come loro non sia più possibile.

L'articolo completo di Elena Molinari sul numero 4 di L'economia civile del 21 aprile
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