giovedì 15 aprile 2021
Circa 50 miliardi di euro per il potenziamento del trasporto su ferro, l’ammodernamento delle flotte del trasporto pubblico locale in senso ecologico e la digitalizzazione di porti e strade
Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili

Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili - Archivio

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La pandemia ha accelerato il cambiamento e aumentato la sensibilità dell’opinione pubblica sulla sostenibilità, tema chiave dell’ultimo appuntamento: Italia 2021 - è tempo di ricostruire, piattaforma di discussione promossa da PwC Italia in onda in diretta Sky e su tutti i canali social PwC Italy, per condividere idee, sviluppare proposte e progettare azioni con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell’impresa.

Quanto valore crea lo sviluppo sostenibile? Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini ne ha discusso con Andrea Toselli, presidente e ad di PwC Italia e Alessandro Grandinetti, partner e markets leader di PwC Italia. Inoltre hanno partecipato: Emma Marcegaglia, B20 Italy Chair e vicepresidente Marcegaglia Steel, Guido Brera, Chief Investment Officer Kairos Partners Sgr, Roberta Marracino, Head of Group Esg Strategy & Impact Banking Unicredit, Luca Bettonte, amministratore delegato Erg, Tiziana Monterisi, ceo di Ricehouse e Francesco Ferrara, Net Zero Leader di PwC Italia.

La strategia europea per la ripartenza e i fondi del Next Generation Eu, che nei prossimi mesi verranno erogati in Italia, sono fortemente orientati sui temi della sostenibilità, in particolare sulla transizione energetica, la green economy, le infrastrutture e la mobilità sostenibile. Investire in imprese sostenibili non è solo eticamente auspicabile ma è una scelta che crea valore economico. Secondo l'Agenzia Internazionale per l’energia, un piano di ripresa sostenibile potrebbe far crescere ogni anno l'economia mondiale di 1,1 punto percentuale creando circa nove milioni di posti di lavoro l'anno nei prossimi tre anni; la Commissione europea prevede che ogni milione di euro trasferito dall'energia inquinante a quella verde possa creare un aumento netto di cinque posti di lavoro. Nonostante gli sforzi fatti e l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 fissato dalla Commissione Europea, le emissioni di gas serra continuano ad aumentare a livello mondiale. Nel 2021 l’Italia ospiterà la conferenza sul clima (Cop26), in collaborazione con il Regno Unito, e il G20 che sarà focalizzato sui temi della sostenibilità. Il cambio di passo registrato dagli Stati Uniti sulla questione climatica faciliterà il rafforzamento di un approccio multilaterale tra stati, al quale ancora una volta le aziende dovranno contribuire in maniera importante. Le più recenti dichiarazioni programmatiche del governo italiano confermano l’intenzione di agire con urgenza sul tema del cambiamento climatico con una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso al capitale e al credito delle imprese capaci di crescere, e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili.

Il ministro Giovannini ha spiegato che «il Pnrr, sui circa 200 miliardi di euro del Next Generation EU appannaggio dell’Italia, va moltissimo in questa direzione. Il ministero, che avrà circa 50 miliardi di euro, ha fatto scelte molto chiare sul potenziamento del trasporto su ferro, sull’ammodernamento delle flotte del trasporto pubblico locale in senso ecologico, l'investimento sui porti per la digitalizzazione e per la sicurezza delle nostre strade e autostrade». Sul tema se la governance del Recovery Plan sarà affidata ai ministeri, il ministro ha aggiunto: «È in fase di rifinitura perché entro due settimane presenteremo a Bruxelles il piano italiano. I soggetti attuatori dovranno essere monitorati strettamente, non solo sul piano finanziario, ma proprio nella realizzazione, perché altrimenti i fondi della Commissione Europea non arriveranno. Come ministero ci siamo dotati di un sistema di monitoraggio molto forte oltre che di valutazione di impatto delle politiche, che tengono anche conto di elementi trasversali come la questione di genere, l’impatto ambientale e la lotta alle disuguaglianze di territorio. Il Piano ha un investimento senza precedenti a favore del Sud». In merito alla finanza sostenibile, Giovannini ha affermato di aver creato una Commissione dedicata: «La finanza sulla sostenibilità sta procedendo a velocità altissima e vogliamo intercettare quello che il privato sta facendo in giro per il mondo per finanziare l’enorme domanda di finanziamenti per le infrastrutture». Sulla sfida di come declinare i temi della sostenibilità in ottica di ricambio generazionale, il ministro ha chiarito che «grazie al ddl approvato due settimane fa, si sbloccano i concorsi anche per il nostro ministero e avremo la possibilità di assumere 650 figure professionali, anche giovani, con competenze tecniche come ingegneri, economisti, geometri e architetti che porteranno una visione diversa».

Francesco Ferrara, Net Zero Leader di PwC Italia, ha sottolineato che «PwC è impegnata nel percorso di decarbonizzazione delle proprie attività, il cosiddetto Net Zero, da raggiungere entro il 2030. Questo obiettivo è coerente con l’obiettivo che si è data l’Unione Europea di essere entro il 2050 il primo continente carbon neutral». Ai tassi attuali di emissione di gas serra, il riscaldamento globale legato alle attività umane sale di circa 0,2 C° ogni dieci anni. A questi ritmi il riscaldamento globale sarà cresciuto di oltre 1,5°C al 2030 rispetto alle temperature pre-industria. È ormai scientificamente provato che questo comporterà un impatto in termini fenomeni climatici estremi (allagamenti, tempeste, siccità) con impatti economici e sugli approvvigionamenti di cibo e risorse notevoli e imprevedibili. «Da quest’anno – ha continuato Ferrara - tutti nostri uffici in Italia sono alimentati da fonti di energia rinnovabile e stiamo lavorando sui modelli di lavoro, la mobilità e l’organizzazione dei nostri team per ridurre l’impatto».

A livello sistemico, secondo PwC le sfide più rilevanti sono tre:

1. La sostenibilità è direttamente collegata al valore economico delle aziende.
Il valore di Borsa delle società in alcuni settori è già impattato significativamente dai livelli di emissioni che caratterizzano il loro business. Si pensi alle società petrolifere, alle società di trasporti aerei, ma anche al fashion o al food, che sono soggetti a scelte di consumo da parte di consumatori giovani sempre più attenti al tema (e a boicottare chi non sembri interessato). I finanziamenti saranno sempre più veicolati verso aziende virtuose e credibili e la rendicontazione e comunicazione di queste informazioni sono al centro dell’attenzione da parte di regolatori, investitori e opinion maker;

2. Le emissioni non possono continuare a crescere in proporzione al Gdp
È necessario che le economie che hanno contribuito in maniera importante alle emissioni (Europa, Stati Uniti) siano ambiziose e intraprendano azioni importanti, stimolando anche gli altri Paesi. Si registrano emissioni in calo in Europa, Stati Uniti, Nord America, Sud America, Africa, in crescita India, Cina, Asia. Germania, Corea, Stati Uniti e Regno Unito sono i Paesi in cui la riduzione delle emissioni è maggiore, in relazione alla loro crescita economica;

3. Un cambiamento culturale profondo
Occorre ripensare ai modelli di lavoro, di mobilità, di consumo, è la sfida più importante, perché tocca la cultura e le abitudini. La tecnologia e il digitale possono aiutarci, come ci ha insegnato l’esperienza della pandemia.

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