venerdì 13 ottobre 2023
Per gli oltre 6700 addetti le buste paga più pesanti del 38% nei prossimi cinque anni. L'ad Manca: investimento di 100 milioni di euro
La sede milanese di Sicuritalia

La sede milanese di Sicuritalia

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Sicuritalia, società leader in Italia nel settore della sicurezza privata, ha acquisito l'azienda gestita dalla cooperativa Servizi Fiduciari, che già faceva parte del suo consorzio e ha sottoscritto un accordo con i sindacati per un aumento delle retribuzioni del 38%, che coinvolge 6.729 addetti. Per Sicuritalia si tratta di un importante investimento nel settore: si parla di 100 milioni di euro previsti per il prossimo quinquennio, che mette in sicurezza i lavoratori, garantendo condizioni migliorative, con buste paga che a regime saliranno fino a 1.380 euro al mese.

"Con questa operazione Sicuritalia rinforza la propria leadership nel settore della sicurezza, con un investimento senza precedenti in Italia per quantità di risorse erogate e platea di lavoratori coinvolti - afferma Lorenzo Manca, presidente e amministratore delegato del gruppo Sicuritalia -. In un contesto inconsueto e di grande complessità, siamo consapevoli di poter portare un contributo significativo alla stabilità ed all'evoluzione del settore verso servizi più qualificati". Manca rilancia un appello affinché il Tavolo negoziale fra le parti sociali, promosso dal ministero del Lavoro, "possa rapidamente portare alla definizione di regole maggiormente efficaci e durature per assicurare al contempo eque retribuzioni per tutti i lavoratori operanti nel comparto dei servizi fiduciari e sostenibilità economico-finanziaria alle imprese''.

L'inchiesta giudiziaria ha dato ragione alla cooperativa Servizi Fiduciari. L'acquisizione messa a segno da Sicuritalia chiude il cerchio di una vicenda iniziata lo scorso 22 giugno, con un'attività ispettiva della Guardia di Finanza e la disposizione di controllo giudiziale da parte del Tribunale di Milano sulla cooperativa Servizi Fiduciari, a causa della corresponsione ai lavoratori di retribuzioni "troppo basse, ritenute in violazione dell'articolo 36 della Costituzione, seppur previste dal contratto nazionale di lavoro di riferimento, rinnovato lo scorso 30 maggio", spiega Sicuritalia in una nota. Vicenda che ha visto in poche settimane l'allargamento dell'inchiesta del Tribunale di Milano anche ad altre società del settore, con la medesima motivazione. Ad inizio settembre, la pronuncia del Tribunale amministrativo della Lombardia ha "fatto chiarezza dando ragione alla cooperativa Servizi Fiduciari, annullando il provvedimento con il quale l'Ispettorato del Lavoro aveva prescritto l'applicazione retroattiva del contratto di lavoro multiservizi e confermando la corretta applicazione da parte della società del contratto di lavoro vigilanza e servizi fiduciari", conclude la nota di Sicuritalia.

È in questo scenario articolato e non convenzionale, caratterizzato da un intenso dibattito politico in merito alla possibilità di introdurre per legge un salario minimo unificato, che Sicuritalia è intervenuta per acquisire l'azienda della cooperativa Servizi Fiduciari, non in grado di procedere autonomamente ad un adeguamento dei salari, comunque necessario per via delle mutate condizioni del costo della vita e del mercato del lavoro, e per assicurare continuità ai lavoratori riconoscendo loro un incremento retributivo automatico.

Il gruppo Sicuritalia in Europa. Il gruppo Sicuritalia è il leader in Italia del settore della sicurezza, secondo operatore privato in Europa, presente in Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, con 750 milioni di euro di ricavi e 17.500 dipendenti; attraverso sette divisioni: Vigilanza Privata, Trasporto Valori, Servizi Fiduciari, Sistemi di Sicurezza, Investigazioni, Travel Security, Cyber Security, offre una gamma di prodotti e servizi che rispondono in maniera integrata alla domanda di sicurezza espressa dal mercato, coniugando l'utilizzo di tecnologie, uomini ed Ict, per garantire soluzioni personalizzate. Ha più di 100mila clienti, fra i quali le aziende nei settori industriale, bancario, commerciale e pubblico (Intesa SanPaolo, Unicredit, Carrefour, Esselunga, Tim, Leonardo, Fincantieri, Eni ed Enel).

Il settore della sicurezza privata in Italia ha 76mila addetti. In Italia, in base ad un rapporto Censis-Confedersicurezza del 2021, la sicurezza privata è una solida realtà con 1.745 imprese e 76.203 addetti nel settore della vigilanza.Negli ultimi dieci anni l’intero comparto è enormemente cresciuto neinumeri, nelle funzioni e nella capacità tecnica e professionale e con il Covid19 si è candidato ad ampliare ulteriormente i propri compiti e le propriecapacità per continuare ad affiancare le autorità della Pubblica Sicurezza einnalzare la qualità della vita degli italiani.Succede così anche nel resto d’Europa, dove ci sono 51.310 impreseappartenenti al settore della sicurezza privata, per un totale di quasi 1milione e 500.000 addetti e una media di 2,8 addetti ogni 1.000 abitanti,contro una media italiana di 1,2 ogni 1.000 abitanti.

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