sabato 6 febbraio 2021
I dati sono riferiti al 2019, pre Covid. A livello nazionale il rischio povertà ed esclusione sociale è sceso dal 30% del 2016 al 27,3% del 2018 al 25,6% del 2019. Va peggio a donne e giovani
Sicilia e Campania le regioni europee con più povertà

Ansa

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La Sicilia e la Campania sono le regioni europee con il tasso di rischio di povertà più alto in Ue: le persone che hanno un reddito disponibile inferiore al 50% di quello mediano nazionale dopo i trasferimento sociali sono in Sicilia il 41,4% della popolazione (era il 40,7% nel 2018) e in Campania il 41,2%, in calo sul 2018. Emerge dalle tabelle Eurostat pubblicate oggi e riferite ai dati del 2019, dunque prima dell'emergenza Covid.

Se si guarda alla platea più ampia di quanti sono a rischio di esclusione sociale (chi vive in famiglie a bassa intensità di lavoro o ha problemi di deprivazione materiale) per la Sicilia la percentuale sale al 48,7% e per la Campania al 49,7%. Anche qui si tratta di un triste record in Ue, dove la media per il rischio di povertà ed esclusione sociale è del 21,4%.

A livello nazionale, nel 2019 il numero degli italiani a rischio povertà ed esclusione sociale era calato rispetto all'anno precedente: erano 15.388.000, oltre un milione in meno rispetto ai 16.441.000 del 2018 (dato riferito a persone con un reddito disponibile inferiore al 60% del reddito mediano nazionale, in situazione di deprivazione materiale o che vivono in famiglie con bassa intensità di lavoro). Nel 2016 le persone a rischio di povertà e esclusione sociale erano quasi 18,2 milioni. Percentualmente si è passati dal 30% del 2016 al 27,3% del 2018 al 25,6% del 2019 (quando è stato introdotto il Reddito di cittadinanza). Nell'area euro la percentuale si è ridotta dal 21,6% al 20,8%.

Rispetto al 2008, nel 2019 c'erano 306.000 persone in più a rischio di povertà ed esclusione sociale, ma il numero aveva superato i tre milioni nel 2016. Si conferma il disagio per la fascia più giovane della popolazione (27,7% a rischio, contro la media italiana del 25,6%), gli under 16 (ma in calo dal 30,6% del 2018) e i ventenni. Nella fascia 20-29 anni il rischio di povertàed esclusione sociale, pur riducendosi dal 34%,7 al 30,8%, resta sensibilmente più alta della media. Per gli over 65 il rischio di povertà ed esclusione si attesta al 19,8% (dal 20,2%) confermandosi sotto la media nazionale.

Per le donne il rischio di povertà è più alto che per gli uomini con il 26,6% nel 2019 (in calo dal 28,4% del 2018) a fronte del 24,5% per gli uomini (dal 26,1% del 2018).

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