mercoledì 17 marzo 2021
Un milione le famiglie sostenute, 670 al Sud. La Campania da sola "pesa" come tutto il Nord. Rinnovi in sospeso e scadenze fanno diminuire il numero degli aventi diritto
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando - Ansa

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Sono poco più di un milione le famiglie che a febbraio hanno beneficiato del Reddito o della Pensione di Cittadinanza: un esercito di circa 2,3 milioni di persone. L'assegno ha registrato un importo medio di 564 euro. I dati del consueto monitoraggio Inps fotografano una netta diminuzione rispetto al mese precedente, quando i nuclei beneficiari erano 1,2 milioni, dovuta però a motivazioni tecniche, vale a dire all'aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), indispensabile per poter proseguire con l'erogazione dell’assegno, che può essere stata presentata in ritardo o aver provocato la decadenza del beneficio. Un'analoga flessione era stata registrata anche lo scorso anno, ha spiegato l'Inps, nello stesso periodo, influenzata appunto dai termini di presentazione delle nuove dichiarazioni.

Sul totale delle famiglie che hanno percepito il Rdc a febbraio 673.343 sono residenti al Sud, oltre i due terzi del totale. Al Nord percepiscono il sussidio 192.880 famiglie, al Centro 143,735. La sola Campania con 229.024 famiglie con il reddito supera largamente i nuclei percettori dell'intero Nord del Paese con quasi un quarto dei sussidi totali e un importo medio di 628,89 euro. Uno squilibrio dettato dai parametri stringenti previsti per ottenere l’assegno che sono nazionali e non tengono conto del costo della vita superiore al Nord. La misura penalizza inoltre le famiglie immigrate, che vivono soprattutto al Nord, per via del vincolo del 10 anni di residenza. La provincia che ha avuto più nuclei beneficiari (143mila, pari al 14%) è stata Napoli, seguita da Roma (68mila, pari al 7%o) e Palermo (63mila, pari al 6%).

Tra gennaio e febbraio 2021, è stato revocato il beneficio a 36mila nuclei, con conseguente sospensione e azione di recupero del pregresso: la causa prevalente di revoca (33%) è stata la titolarità di autoveicoli o motoveicoli effetto dei controlli generati grazie alla convenzione attivata da Inps con Aci. Altre cause di revoca sono state le dichiarazioni non conformi rispetto al patrimonio mobiliare (20%) e ai redditi da attività lavorativa (18%). Sempre dall'inizio dell'anno in corso risultano 110mila nuclei decaduti dal diritto: nel 70% dei casi la decadenza è dovuta a una nuova DSU con valori che portano sopra soglia la verifica dei requisiti.Per quanto riguarda il reddito di emergenza, i dati perfezionano il quadro già definito lo scorso mese: i nuclei percettori di almeno una mensilità della prestazione introdotta dal decreto Rilancio sono 292mila, con 703mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 559 euro; sono invece 255mila i nuclei beneficiari del reddito di emergenza disciplinato dal decreto Agosto, con 584mila persone coinvolte e un importo medio pari a 550 euro.

Il governo Draghi sta lavorando ad una revisione di alcuni meccanismi del reddito di cittadinanza. Il decreto legge Sostegni potrebbe contenere una norma che permetterebbe ai percettori del Reddito di lavorare temporaneamente, sospendendo il beneficio del Reddito di cittadinanza, senza subire la perdita o la riduzione dell’assegno. In tali casi l’assegno riprenderà a decorrere, in modo automatico, al termine dell’attività lavorativa. Il decreto Sostegni allargherà il Reddito di emergenza che servirà per fare fronte ai rischi di povertà che interessa una fascia di lavoratori senza più tutele. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha parlato di un rafforzamento del Rem tramite l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto e la garanzia dell’accesso al beneficio anche ai disoccupati che hanno terminato, tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, la Naspi o la Dis-coll e non godono di altri strumenti.

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