Gli utenti europei di Facebook avranno presto a disposizione gli strumenti per la raccolta fondi per il non profit che il gigante dei social network già offre negli Stati Uniti. Date le dimensioni dell’utenza su cui la creatura di Mark Zuckerberg può contare (2 miliardi di utenti nel mondo, 30 milioni in Italia), è un avvenimento destinato ad avere un impatto considerevole, e soprattutto innovativo, sul modo in cui la campagne di raccolta fondi (o fundraising) sono oggi attivate. Specie quando impongono tempi molto brevi, come nel caso di emergenze di vario genere, quali quelle ambientali che purtroppo si stanno intensificando anche a causa dei cambiamenti climatici: nelle settimane scorse negli Usa, ad esempio, gli utenti di Facebook hanno raccolto 10 milioni di dollari per portare un aiuto ai colpiti dall’uragano Harvey. Facebook inizierà a testare questi strumenti in cinque Paesi europei entro la fine di settembre: Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna. L’Italia si aggiungerà a ottobre con Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Svezia.
Da ieri, per questi 16 Paesi, le organizzazioni non profit interessate sono invitate a registrarsi sul sito https:// donations.fb.com, dove sono anche spiegati i vari tools di cui potranno poi disporre. C’è innanzitutto il pulsante 'Fai una donazione', che si potrà inserire nelle intestazioni o nei post di pagine non profit o profili individuali. Con Facebook Fundraiser, le persone potranno promuovere la raccolta fondi in favore delle organizzazioni non profit a cui sono collegate creando pagine dedicate e incoraggiando altri utenti. E poi ci sono i Facebook Live, per coinvolgere i donatori e raccogliere fondi durante una diretta video, aggiungendo l’apposito pulsante: durante il concerto di Ariana Grande in ricordo delle vittime dell’attacco terroristico di Manchester, trasmesso live su Facebook, sono stati donati 450mila dollari. Alle organizzazioni che si registrano direttamente sul sito del tool, Facebook chiede il 5% per ogni donazione ricevuta, dove il 3,5% copre i costi di verifica della non profit, la traduzione, la prevenzione delle frodi, i costi operativi e il supporto di pagamento, mentre l’1,5% copre l’elaborazione dei pagamenti. I numeri dell’esperienza negli Stati Uniti, avviata nel 2015, dicono che la raccolta fondi su Facebook funziona. Sono 750mila le organizzazioni per cui si possono raccogliere fondi. In occasione dell’ultimo Giving Tuesday, il 'martedì del dono' che fa da contraltare al consumistico Black Friday che inaugura lo shopping natalizio, sono stati raccolti su Facebook quasi 6,8 milioni di dollari per più di 9mila realtà non profit.