domenica 26 febbraio 2023
Banca Mediolanum e Fondazione Santi Mamiliano e Rosalia aiuteranno chi vuole accedere alle misure della legge anti-suicidi con un credito per istruire la pratica
Un piccolo prestito "buono" per non cadere nella trappola dell'usura
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È stata chiamata “legge anti-suicidi” ma in questi primi dieci anni il meccanismo su cui si basa, vale a dire la “ristrutturazione” dei debiti di persone sovraesposte con le banche, non è stato facilmente accessibile. Una lacuna che banca Mediolanum e la Fonla dazione Santi Mamiliano e Rosalia di Palermo hanno cercato di superare con una convenzione stipulata ieri, in occasione del ventennale della Fondazione, nel capoluogo siciliano. Un sistema che facilita l’accesso al processo di “esdebitazione” attraverso un prestito senza garanzia e a tasso vicino allo zero per pagare la parcella di avvocati e commercialisti. Di fatto si tratta di una piccola somma, il tetto è stato fissato a 5mila euro, che consente l’avvio della pratica presso un “Occ”, un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento. Il finanziamento è particolarmente conveniente anche perché per i primi due anni si paga soltanto il pre-ammortamento vale a dire gli interessi. Ristrutturare il debito, pagando subito i creditori e razionalizzandolo in una sola banca consente un notevole risparmio perché si ottengono degli stralci e una riparametrazione sull’effettiva capacità del debitore.

«Ci siamo resti conto che c’erano delle difficoltà nell’accesso alla legge 3/2012 – spiega Vittorio Alfisi, presidente della Fondazione palermitana che fa parte della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II – perché le persone che si rivolgevano a noi erano in una situazione economica disperata e non avevano i soldi per pagare i professionisti. Grazie ad un contributo della Regione che ha stanziato 300mila euro e alla collaborazione con banca Mediolanum abbiamo avviato questa nuova iniziativa. Speriamo nei prossimi anni di aiutare un centinaio di persone in difficoltà». In molti casi la perdita del lavoro è la goccia che fa traboccare il vaso ma tra le motivazioni ci sono malattie e divorzi, in forte aumento i casi di ludopatia.

«Si tratta di persone “non bancabili” ai quali nessuno farebbe credito ma non devono essere lasciate sole se vogliono intraprendere un percorso virtuoso. Non si tratta di soldi “regalati” ma di prestiti a rotazione di cui noi ci assumiamo il rischio come banca – sottolinea Giovanni Pirovano, presidente di banca Mediolanum –. Questa nuova convenzione che si muove nel solco di un cammnino comune, fortemente voluto dal fondatore Ennio Doris, volto a far rinascere le persone sovra-indebitate restituendo loro dignità civica e morale». Contestualmente è stato firmato il rinnovo per altri tre anni della convenzione denominata “prestito di soccorso “ sottoscritta nel 2019 che punta a prevenire il ricorso all’usura facilitando l’erogazione di finanziamenti (al massimo 20mila euro) a persone con difficoltà di acceso al credito. Il plafond messo a disposizione in Sicilia è di 550mila euro su un totale di 3,6 milioni a livello nazionale. « Dal 2019 ad oggi abbiamo fatto circa 500 interventi solo in Sicilia – sottolinea Pirovano – Il nostro obiettivo non è fare la carità ma restituire fiducia a queste persone dando loro un “conto accoglienza” e un prestito ma anche un consulente di riferimento, che in maniera del tutto volontaria, le segue nel tempo. In media la somma richiesta è inferiore agli 8mila euro, sembra una cifra bassissima ma ha consentito a tanti di uscire dal baratro. Se durante la pandemia erano le industrie a soffrire adesso sono le famiglie perché gli stipendi non sono allineati all’inflazione ed aumenta la povertà. Abbiamo avviato questa tipologia di prestiti nel 2009 partendo dalla Lombardia e adesso abbiamo una rete di 13 fondazioni, l’ultima arrivata anch’essa in Sicilia, la fondazione Cardinale Dusmet di Catania».

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