lunedì 27 giugno 2022
Da gioved' 30 giugno sanzioni amministrative a partire da 30 euro, obiettivo combattere l'evasione fiscale per le piccole spese
Pagamenti digitali, scattano le multe per i commercianti che non li accettano

Pagamenti digitali, scattano le multe per i commercianti che non li accettano - Fotorgamma

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Pagamenti digitali, nuovo passo in avanti in Italia. Da giovedì commercianti, artigiani e professionisti che non consentiranno ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito tramite Pos saranno multati. Il 30 giugno scattano infatti le nuove regole previste dall'ultimo decreto Pnrr prevedono non più solo l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa nazionale.

L'obiettivo del decreto è quello di contrastare in ogni modo e ad ogni livello, anche per le piccole spese al bar o dal panettiere, l'evasione fiscale. Le sanzioni sono state oggetto negli ultimi anni di molti provvedimenti, ma non sono mai entrate effettivamente in vigore per la marcia indietro imposta dalle forze politiche. Questa volta il testo uscito dal Consiglio dei ministri non è stato modificato dal Parlamento e così, a partire da giovedì, su chi rifiuta il pagamento elettronico si abbatterà una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione. Per fare un semplice esempio, per uno scontrino di 100 euro a cui sia negato il pagamento con carta, la sanzione per l'esercente sarà pari a 30 euro a cui aggiungere il 4% di 100 euro, per un totale quindi di 34 euro.

L'elenco delle categorie interessate è lungo: dagli artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, a ristoratori e baristi, a negozianti e anche ambulanti. L'obbligo riguarda poi anche notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro e dentisti.

Le associazioni dei consumatori plaudono alla novità ma mettono in guardia sugli "escamotage" a cui commercianti e professionisti potrebbero fare ricorso per aggirare le multe e sulla necessità di ridurre i costi di gestione della moneta elettronica per incentivare il suo corretto utilizzo. Le disposizioni, spiega il Codacons, «escludono l'obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: il commerciante che dichiara di avere il Pos fuoriuso non è passibile di sanzione. Non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos».Assoutenti sottolinea invece che i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati. Per l'associazione «è necessario azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti».

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