venerdì 19 gennaio 2024
Accordo raggiunto dopo cinque mesi di protesta a Campi Bisenzio. Oltre alle buste paga più pesanti del settore logistica previsti percorsi di inclusione per gli stranieri e interventi sulla sicurezza
Mondo Convenienza cambia contratto pagherà di più i trasportatori in appalto

IMAGOECONOMICA

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«È ufficiale. Dal 1 marzo in tutti gli appalti Mondo Convenienza verrà applicato il contratto nazionale di lavoro della Logistica. All’inizio dicevano che era “impossibile”. Ora sarà realtà. È la vittoria di chi per 161 giorni e 162 notti ha scioperato e presidiato i cancelli di Campi Bisenzio, di chi si è unito a loro nelle altre città, di un territorio che ha abbracciato e sostenuto la loro battaglia».

Sì Cobas di Prato e Firenze canta vittoria di fronte alla decisione della proprietà di applicare il Contratto collettivo nazionale di lavoro della Logistica, Trasporto merci e Spedizione ai dipendenti che finora erano retribuiti e gestiti in base al contrato Multiservizi. La differenza di buste paga va dai 400 ai 500 euro al mese. L’accordo porta la firma dell’associazione di categoria Ansi (Associazione nazionale servizi integrati) e Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti e i tre sindacati sottolineano che la vittoria non dipende dalla linea dura dei Cobas ma dalla capacità negoziale dei maggiori sindacati.

Per i lavoratori del gruppo è sicuramente una svolta, che potrebbe far scuola nel mondo dei lavori sottopagati. Con il nuovo contratto ci sarà un significativo incremento della retribuzione mensile, oltre che ferie, permessi, indennità di trasferta, di funzione e buoni pasto. L’accordo prevede anche l’introduzione di nuove misure per ridurre gli infortuni sul lavoro; favorire il dialogo e l’integrazione con una corretta informazione e trasparenza, anche in doppia lingua e tramite mediatori culturali; accrescere professionalità e competenze attraverso l’attivazione di percorsi formativi; ridurre il gender gap; favorire l’inclusione e l’inserimento sociale con l’assistenza legale e amministrativa gratuita ai dipendenti e alle loro famiglie per visti, permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, alloggi idonei e un fringe benefit (compensi in natura) per un valore di 200 euro da riconoscersi nella prima busta paga.

Fino alle proteste di settembre, coronate da tafferugli tra i Cobas e la polizia, sul contratto della Logistica la proprietà sembrava irremovibile. Oggi il gruppo Carosi dichiara invece che «Mondo Convenienza esprime soddisfazione per l’accordo firmato oggi dall’Associazione nazionale servizi integrati (Ansi) con i sindacati nazionali confederali della logistica e trasporto, avendo costantemente favorito in questi mesi il confronto tra le parti. L’individuazione di una soluzione condivisa nell’ambito di un ritrovato e proficuo dialogo consentirà a MC di continuare a garantire servizi di qualità e soddisfazione dei clienti». Si è preso atto che legare il brand ad accuse di sfruttamento dei lavoratori non pagava.

Da parte delle aziende che forniscono manodopera a MC, è previsto un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro in 2 anni, necessari a coprire i maggiori costi per retribuzioni, aumento dei livelli occupazionali, raggiungendo oltre 6mila dipendenti in tutta Italia, dai circa 5.400 attuali, altri servizi di welfare connessi e previsti dall’intesa e per l’ulteriore qualificazione delle aziende, che ad oggi rappresentano un volume complessivo d’affari di circa 150 milioni di euro.

«L’evoluzione organizzativa che questo accordo prevede, permetterà un incremento occupazionale e lo sviluppo di un settore in grande espansione. Abbiamo di fronte un accordo che consente alle aziende di concentrarsi sui soli servizi di trasporto, consegna, montaggio dei mobili. Ora la sfida è quella di continuare a modernizzare le nostre imprese per essere sempre più competitivi», ha detto Andrea D’Angelo, presidente di Ansi.

«Con l’intesa – spiegano Cgil, Cisl e Uil – si definisce un quadro di regole per la qualificazione della filiera, innalzando standard di affidabilità, legalità, trasparenza, salute e sicurezza, formazione e perseguendo il necessario equilibrio vita-lavoro. Si condividono altresì clausole e motivazioni per la rescissione degli appalti con la committenza, come in caso di mancanze relative alle normative sulla sicurezza o mancati versamenti contributivi. In tema di salute e sicurezza verrà implementato il ruolo degli Rls (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) per singolo impianto, incrementando il numero di ore; in materia di formazione è prevista l’erogazione sia di formazione alla professione che di successiva formazione continua per garantire la professionalizzazione del personale. Per agevolare l’equilibrio vita-lavoro vengono introdotte misure specifiche ed attivato un tavolo di monitoraggio per la verifica di corretti ritmi di lavoro e viene prevista la facoltà delle ferie solidali. L’attività lavorativa si svolgerà, di norma, su 5 giorni la settimana con riposo domenicale e pausa pranzo. L’orario di lavoro sarà rilevato da apposita strumentazione ed è escluso l’utilizzo dei dati, eventualmente rilevati, ai fini disciplinari. Inoltre vista la platea di lavoratori con provenienze diverse, vengono individuati percorsi per favorire l’integrazione e vengono condivisi strumenti per agevolare l’informazione e la comunicazione, anche attraverso il supporto di mediatori culturali».

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