giovedì 29 settembre 2016
Un pacchetto di proposte: da assegni familiari più corposi a ticket sanitari e voucher per gli studi. Lo ha presentato alla Camera l’Associazione nazionale famiglie numerose. I ministri Costa e Lorenzin: nella Stabilità misure ad hoc.
Famiglie numerose: 26 idee su fisco e natalità
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«La natalità in Italia va sempre peggio. Nei primi 5 mesi del 2016 i nati sono scesi a 184mila dai 196mila dell’analogo periodo del 2015». È il ministro per gli Affari regionali e la Famiglia, Enrico Costa, a confermare il trend non positivo in un Paese, l’Italia, in cui fare un figlio costa in media oltre 8.500 euro l’anno.

Dati resi noti ieri alla Camera dei deputati, in una conferenza stampa in cui l’Associazione nazionale famiglie numerose (che riunisce 178mila nuclei familiari) ha chiesto alla politica di introdurre misure, fin dalla prossima legge di Stabilità, che possano contribuire a invertire la tendenza alla denatalità.

L’associazione mette a disposizione di governo e Parlamento, oltre che della Conferenza Stato-Regioni, un elenco di 26 proposte nel documento «La rinascita dell’Italia». Si va dalla richiesta di maggiori fondi per favorire la natalità ad assegni familiari più corposi; da un fisco 'a misura di famiglia' ai ticket sanitari, fino alla cancellazione dell’Iva sui pannolini o ai voucher per gli studi. I confronti con altre nazioni fanno emergere l’arretratezza fiscale: in Italia, una coppia con imponibile annuo di 35mila euro ne paga al fisco 8.951, se ha un figlio diventano 7.726, con tre 6.505 e con quattro 4.031.

In Francia, a parità di reddito, la famiglia con 3 figli paga 692 euro, con quattro 380. Il documento dell’Anfn «parla chiaro», secondo il presidente del gruppo Des-Cd alla Camera Lorenzo Dellai: «Occorre che a favore della famiglia e della natalità si metta in campo una strategia concreta, continuativa, coerente e organica».

Il suo collega di partito, e presidente del Movimento per la vita, Gian Luigi Gigli incalza l’esecutivo: «Ancora si stenta a far decollare la Carta della Famiglia, i decreti attuativi dovevano arrivare entro marzo e ancora non ci sono, nonostante varie interrogazioni al ministro del Lavoro Poletti. Inoltre, dei 45 milioni di euro stanziati con la legge di bilancio 2015 per le famiglie 'povere' (con 4 figli e Isee inferiore a 8.500 euro), metà si sono persi per strada». Dal canto suo, il ministro Costa s’impegna affinché la legge di Stabilità 2016 abbia «un capitolo dedicato alla famiglia. La coperta è corta, ma è fondamentale che ci siano dei segnali».

Costa annuncia un «Testo unico della Famiglia» («Ci stiamo lavorando, servirà a darle dignità e riconoscibilità») e fa cenno alla necessità di «rendere stabili misure contraddittorie e sperimentali » come «il bonus bebè, che ora ha una durata limitata». Rassicurazioni analoghe arrivano dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che durante il question time ha annunciato: «Già nella nota di variazione del Def sono delineate ulteriori misure di sostegno alla famiglia, come il potenziamento degli asili nido».

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