mercoledì 10 maggio 2023
La piattaforma Pillarstone, specializzata nel rilancio delle aziende, ha rilevato dal concordato la catena di negozi di calzature e la sta risanando grazie a marketing e innovazione. Salvi 1.500 posti
L'ingresso di un negozio Scarpe&Scarpe

L'ingresso di un negozio Scarpe&Scarpe - Scarpe&Scarpe

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La catena dei negozi Scarpe&Scarpe rischiava di essere un’altra delle vittime della pandemia. I mesi di chiusure obbligate hanno costretto decine di migliaia di punti vendita ad abbassare definitivamente le serrande. Nello stesso tempo la concorrenza del commercio elettronico, dominato da aziende come Amazon e Zalando, ha complicato la crisi di tanti negozi fisici, lasciando tanti lavoratori in una situazione di estrema incertezza.

La crisi di Scarpe&Scarpe però si è risolta per il meglio. La catena di negozi di calzature con sede a Borgaro Torinese rischiava la chiusura dopo mezzo secolo. L’azienda era finita in concordato nel 2020 e per diversi mesi non si vedevano prospettive positive. La svolta è arrivata in agosto, quando la famiglia Pettenuzzo – storica proprietaria dei negozi – ha venduto il 70% delle azioni a Pillarstone, società specializzata nei risanamenti aziendali sponsorizzata dal fondo Kkr. L’operazione è avvenuta attraverso un altro fondo, controllato da Pillarstone: il Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund (Rsct).

«Nei settanta giorni di totale restrizione Covid l’azienda ha perso 50 milioni di euro. Alcuni negozi sono Roma stati chiusi ma il personale, circa 1500 addetti, non è stato licenziato» racconta il nuovo amministratore delegato Marcello Pace, già amministratore della catena concorrente Pittarosso, dove aveva guidato un risanamento sempre per conto di Pillarstone. «Nonostante le difficoltà, anche emotive del processo concordatario – spiega Pera – non c’è stata demotivazione fra i dipendenti, ho colto al contrario una forte voglia di ripartire».

Marcello Pace, ceo di Scarpe&Scarpe

Marcello Pace, ceo di Scarpe&Scarpe - Scarpe&Scarpe

Con un finanziamento di oltre 10 milioni di euro, fra rinuncia dei crediti e aumento di capitale, Scarpe& Scarpe ha cambiato radicalmente strategia passando a una gestione più manageriale come voluto dalla nuova proprietà. I manager hanno scelto una politica di mercato aggressiva per «riportare l’azienda al livello di leadership che le compete in questo settore» spiega Pace. Sono stati assunti nuovi professionisti del marketing di lunga esperienza e il monitoraggio delle rimanenze adesso viene gestito attraverso sistemi che usano l’intelligenza artificiale. Sta funzionando: il rivenditore di scarpe e accessori, attivo con 135 negozi in Italia,è tornato a crescere. Chiuso il 2022 con un fatturato di 207 milioni di euro, in aumento del 15% sul 2021, ha iniziato il 2023 con ricavi in crescita di un altro 30% nei primi tre mesi.

Certo, la concorrenza del commercio elettronico resta: durante la pandemia la quota di mercato dell’ecommerce è passata dal 6 al 18%. Come si resiste? «L’esperienza in negozio è insostituibile – risponde Pace –. L’e-commerce ha avuto un’impennata per il Covid, ma i numeri ora sono quelli di prima: è passata la sbornia. I grandi rivenditori su internet possono offrire quasi tutto ma per stare bene le scarpe vanno provate».

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