martedì 5 febbraio 2019
Costa Crociere bandisce lo spreco alimentare

ANSA

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Giusto un anno fa Costa Crociere lanciava il progetto 4GoodFood con l'impegno di dimezzare gli sprechi alimentari a bordo delle proprie navi entro il 2020. Un programma integrato che va dalla revisione dei processi di preparazione dei piatti alla gestione delle eccedenze di cibo.

Perché il cibo e l'eccellenza gastronomica proposta a bordo delle navi da crociera è un momento importante del viaggio, basti pensare che a bordo della flotta Costa vengono preparati ogni anno qualcosa come 54 milioni di pasti. Attraverso il programma, Costa Crociere è stata la prima a rivisitare il tema del cibo in chiave sostenibile, con un approccio integrato che prende avvio dai processi di preparazione dei piatti per arrivare a rendere protagonisti gli ospiti e l'equipaggio. E' stata ideata la campagna "Taste don't Waste", una "chiamata all'azione" al consumo responsabile. Il progetto si avvale della collaborazione dell'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo per la rielaborazione in chiave sostenibile della proposta gastronomica. Winnow ha collaborato alla digitalizzazione delle cucine per controllare in tempo reale gli sprechi. Cittadinanzattiva ha monitorato il coinvolgimento degli ospiti verso modelli virtuosi. Banco Alimentare ha gestito le eccedenze alimentari: in 18 mesi questo ha permesso la distribuzione di circa 100mila porzioni di cibo a 11 associazioni che aiutano persone in difficoltà. Infine Fondazione Slow Food per le Biodiversità, lo scorso anno, ha reso possibile insieme a Costa la realizzazione dei primi 50 orti: 12 in Mozambico, 14 in Sud Africa e 24 in Tanzania. Ma pure una rete di agricoltori responsabili attenti alle biodiversità e alle coltivazioni sostenibili. "Ci siamo concentrati - spiega Stefania Lallai, direttore della sostenibilità - sulla valorizzazione del cibo e, di conseguenza, sul consumo responsabile, adottando soluzioni innovative pratiche e misurabili". Le donazioni vedono coinvolti 4 porti del Belpaese, ma pure scali in Francia e Spagna. Di recente il programma è stato avviato anche in Guadalupa e Martinica.

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