
Nel campo della mobilità e del trasporto le emissioni possono essere ridotte solamente con l’elettrificazione oppure esistono delle soluzioni già pronte? Di questo si è discusso alla presentazione del progetto "Tour d’Europe" avvenuto nella sede Bosch di Torino.
Si tratta di una iniziativa realizzata in collaborazione con l’intera filiera automotive europea alla quale partecipano più di 20 partners, nata per sensibilizzare sul ruolo dei carburanti rinnovabili nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, come previsto dal Green Deal europeo.
Bosch, ENI, Iveco, ANFIA e BMW si sono messe insieme per sostenere che i carburanti rinnovabili possono contribuire alla decarbonizzazione e alla neutralità climatica. “Il biometano – ha dichiarato Giandomenico Fioretto responsabile del Business Development delle propulsioni alternative per i veicoli commerciali Iveco – ha un ruolo fondamentale e rappresenta una grande opportunità in un’economia circolare e abbassa la co2 del 95%”.
L'Unione Europea si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e un contribuito importante verrà dalla riduzione delle emissioni prodotte dal traffico stradale. Per questo, per esempio, la legislazione prevede che a partire dal 2035 potranno essere immatricolati solo le auto e i veicoli commerciali leggeri che non producono alcuna emissione di CO2.
In questo scenario, i carburanti rinnovabili (FAME, HVO, E85, Benzina Rinnovabile, BioLNG/CNG), già ampiamente diffusi e in commercio in tutta Europa e non solo, offrono un grande potenziale in qualità di carburanti a basso impatto ambientale per i veicoli a combustione interna, milioni dei quali continueranno a circolare anche nel 2035. A quel punto, se non prima, le aziende si troveranno di fronte alla sfida di documentare all’interno del bilancio di sostenibilità in modo affidabile l'impronta di carbonio dei loro veicoli, per soddisfare i requisiti di legge e i propri obiettivi di sostenibilità.
"Tour d’Europe”: 3.000 km per rivalutare i carburanti rinnovabili. Al tour, che partirà a giugno da Roma e toccherà Austria, Germania (fino a Berlino), Belgio e Francia (si concluderà a Parigi), parteciperanno una 20 di mezzi fra trucks e vetture a biometano e avrà l’obiettivo di dimostrare, soprattutto ai responsabili politici di tutta l'UE, che i carburanti rinnovabili rappresentano un approccio flessibile e tecnologicamente aperto alla decarbonizzazione del trasporto stradale, insieme ad altre tecnologie, come l'elettrificazione e l'idrogeno. Essendo una soluzione già disponibile per i veicoli esistenti, i carburanti rinnovabili stanno già producendo risultati misurabili in termini di riduzione delle emissioni di gas serra (GHG).
Bosch si affida alla piattaforma Digital Fuel Twin. “Per l’evento Bosch ha creato la piattaforma “Digital Fuel Twin” (DFT), che certificherà l'uso di carburanti rinnovabili e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 – ha dichiarato Francesco Monteamaro, VP Sales Bosch Mobility - La piattaforma sarà in grado di offrire una soluzione basata su cloud per tracciare e certificare digitalmente le informazioni dettagliate del carburante utilizzato nel veicolo lungo l’intera catena di fornitura e le emissioni di carbonio prodotte”.
L’obiettivo. Il Tour d'Europe avrà il compito di dimostrare non solo che i carburanti rinnovabili hanno un ruolo cruciale nella decarbonizzazione del trasporto stradale e possono raggiungere la neutralità climatica durante l'uso (poiché il carbonio rilasciato durante la combustione è compensato dal carbonio precedentemente assorbito dall'atmosfera) ma che sono una soluzione ampiamente disponibile già oggi, facile da usare e adatta alle infrastrutture di rifornimento e ai veicoli esistenti.