Anche il digitale porta valori - Archivio
La Fondazione per la sostenibilità digitale, la prima Fondazione riconosciuta di ricerca in Italia per la sostenibilità digitale, annuncia oggi che Almaviva, gruppo italiano di innovazione digitale, è entrato a far parte del network della Fondazione, di cui fanno già parte 13 Università Italiane e le più importanti aziende - italiane ed internazionali - leader nei rispettivi settori di riferimento. «Siamo molto felici che Almaviva abbia aderito alla Fondazione – ha affermato Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale -. Diventare partner della Fondazione significa prima di tutto entrare a far parte del primo e più qualificato network italiano sulla sostenibilità digitale. Ogni partner partecipa alle attività di ricerca e ha accesso prioritario a dati e risultati; può sponsorizzare convegni e seminari, promuovere attività di formazione e divulgazione e ha accesso privilegiato a tutti i servizi della Fondazione». «Nella nostra visione il digitale è propulsore di valore percepibile dalle persone e motore di crescita in ambito sociale, economico e ambientale, una leva imprescindibile per procedere con coerenza e determinazione nella direzione indicata dagli SDGs. L’ingresso nella Fondazione ci permette di mettere a fattor comune valori, competenze ed esperienze su obiettivi e progetti condivisi», ha commentato Marco Tripi, ad del gruppo Almaviva. La Fondazione è costituita da esperti indipendenti, istituzioni, imprese e Università i cui esponenti fanno parte dei comitati di indirizzo e scientifico. Ai soci della Fondazione - imprese pubbliche e private - si affianca la rete delle Università che costituisce il sistema di competenze al quale fa riferimento la Fondazione per lo sviluppo dei suoi progetti e che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni ed aziende. La Fondazione si ispira e si riconosce nel Manifesto per la sostenibilità digitale, una visione sul ruolo delle tecnologie per un futuro sostenibile, che definisce i princìpi sulla base dei quali propone di orientare lo sviluppo tecnologico per contribuire al «soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri». «Attraverso iniziative di ricerca, di comunicazione, di formazione e di advocacy, la Fondazione mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 in tema di sostenibilità, cercando di rendere la tecnologia uno strumento al servizio della sostenibilità e a sviluppare una riflessione strutturata su come la digitalizzazione debba essere attuata sulla base di criteri di sostenibilità, anche con riferimento al ruolo delle piattaforme e dei fenomeni economici e sociali a esse connessi, facendo quindi della tecnologia un oggetto di sostenibilità», ha concluso Epifani. Per ulteriori informazioni o approfondimenti: www.sostenibilitadigitale.it.