Dacia Duster, tutte le ragioni di un successo che va oltre il prezzo
Quasi 19.000 immatricolazioni nel primo semestre dell'anno per un Suv accessibile, esteticamente gradevole e forte di una gamma di motorizzazioni completa

Da “low cost” a “Value for Money” è un attimo. Quando Dacia, una quindicina d’anni fa, lanciò Duster, il segreto del suo successo fu sicuramente il prezzo mentre il design, nella classifica dei motivi di acquisto, era al quarto posto. Adesso, con la terza generazione, al primo posto troviamo il design, mentre il prezzo è sceso al quinto posto. Un buon motivo per dire che i clienti acquistano Dacia Duster semplicemente perché è bella. I tanti clienti: nel primo semestre 2025, di Duster sono state vendute 18.800 unità (l’intero 2024 è stato archiviato con 25.000). Nel mercato dei privati è il terzo modello più venduto ed è il primo modello per vendite nel segmento dei SUV.
Dacia, quindi, è particolarmente concentrata sul mercato dei privati (quello dei “soldi veri”) tanto che, queste vendite, rappresentano il 90% dei suoi volumi, con il 70% dei clienti che hanno scelto gli allestimenti Journey e Extreme, ovverosia quelli top di gamma (e che costano di più).
Grazie alla piattaforma CMF-B, Duster offre una guida più stabile e confortevole in ogni contesto. Il rollio è ridotto fino al 21% grazie alle ultime barre di cui è dotato nella versione 4x2, migliorando la stabilità in curva e nei cambi di direzione. La versione 4x4, dotata di sistema Terrain Control con 5 modalità di guida (Auto, Snow, Mud/Sand, Off-Road, Eco), permette di affrontare con sicurezza anche i percorsi più impegnativi (merito anche dell’altezza da terra di 217 mm e angoli di attacco fino a 36°).
Dacia Duster propone una gamma completa di motorizzazioni efficienti e accessibili (garantisce Renault in quanto proprietaria del brand): l’HYBRID 140 (che è anche l’ultimo arrivato), con tanto di cambio automatico elettrificato, consente fino all’80% del tempo di guida in modalità elettrica in città e consumi ridotti fino al 40% in ciclo urbano e un consumo nel ciclo misto di 5,0-5,1 litri per 100 Km. A seguire il TCe 130: si tratta di un mild hybrid a 48V, disponibile anche in versione 4x4, con consumi ridotti del 10% e guida più fluida e l’immancabile ECO-G 100, bifuel benzina-GPL, accreditato di un’autonomia che arriva fino a 1.400 km (riduzione delle emissioni di CO2 del 10%).
Disponibile nei quattro allestimenti Essential, Expression, Journey e Extreme, Duster mantiene il miglior rapporto qualità/prezzo del mercato SUV (si parte da 19.900 euro). Offre contenuti tecnologici e soluzioni intelligenti come il sistema modulare YouClip, che consente di fissare accessori in punti strategici dell’abitacolo, e il Pack Sleep, per vivere le avventure in mezzo alla natura e trasformare l’auto in un rifugio in meno di due minuti.
Pollice all’ingiù, invece, per diversi sistemi di assistenza alla guida per i quali abbiamo la presunzione di consigliare di “tararli” un po' in quanto spesso troppo invadenti, aggressivi e, in qualche caso, forzati. Ci riferiamo in particolare al sistema di mantenimento della corsia; il “rivelatore di stanchezza” e, soprattutto, il sistema che avvisa di tenere le mani sul volante (noto anche come Lane Keeping System o Lane Assist) che interviene a volte però anche quando le mani le hai sul… volante.
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