Torna il Salone internazionale dell'orientamento
Due appuntamenti: il 4 febbraio a Milano e l'11 febbraio a Roma. Al via la riforma nelle scuole. Il ruolo sempre più importante dell'orientatore

Il Salone internazionale dell’orientamento torna in presenza con due appuntamenti: il 4 febbraio a Milano dalle 8 alle 17.30 presso l’Allianz Cloud Arena (Piazza Stuparich 1) e l’11 febbraio a Roma dalle 9 alle 18 al Palazzo Capranica (Largo del Teatro Valle 6). Due giornate al servizio di studenti delle scuole medie e superiori, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, studenti universitari, professionisti e manager d’azienda, durante le quali ci si confronterà sui temi della formazione scolastica italiana e internazionale, si discuterà delle certificazioni internazionali da avere, delle possibilità offerte dalla scelta di partire per un anno sabbatico, di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) e del curriculum vitae perfetto per trovare un impiego sia in Italia che all’estero. Non solo, i partecipanti potranno mettersi alla prova prendendo parte a simulazioni di colloqui di selezione, confrontandosi con le richieste dei recruiter e potranno approfondire quali sono le competenze necessarie per svolgere i cosiddetti lavori del futuro, analizzando da vicino il mestiere del creator, scoprendo i segreti dei nuovi social media, come TikTok, Twitch, BeReal e le realtà degli Nft e del Metaverso. Seminari, workshop, consulenze personalizzate e testimonianze, con l’opportunità di svolgere inoltre un test gratuito di inglese, francese, tedesco e spagnolo per verificare il proprio livello linguistico e ottenere un certificato da allegare al cv, firmato da Ef Education First, l’organizzazione fondata in Svezia nel 1965, che è tra i promotori dell’iniziativa. Oltre al test, ci sarà la possibilità di ricevere informazioni dettagliate su programmi di studio all’estero, su come conseguire l'Ib diploma, su percorsi post diploma e chi cerca lavoro potrà lasciare il proprio cv per essere assunto in Ef e in altre realtà aziendali; si potrà inoltre partecipare a sessioni gratuite di Make-up e Manicure e, a Milano, sarà possibile anche assistere alla partita dell’Urania Basket delle 20.30 (Campionato italiano basket A2), mentre nel corso della tappa romana, si potrà partecipare a un tour guidato del Palazzo Capranica e di altri luoghi di interesse storico nelle vicinanze. La partecipazione alle due giornate è gratuita, ma è necessario registrarsi tramite i seguenti link dedicati: Saloneorientamento/Milano e Saloneorientamento/Roma.
La riforma dell'orientamento nelle scuole
Con un tasso di abbandono scolastico a doppia cifra, peggiorato durante la pandemia (siamo al 13,5%, come valore nazionale) e con oltre il 44% di diplomati che se potesse tornare indietro cambierebbe scuola o studi, il ministero dell’Istruzione e del Merito vara le nuove Linee guida per l’orientamento scolastico, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Gli obiettivi della riforma sono: rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, per consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità; contrastare la dispersione scolastica; favorire l’accesso all’istruzione terziaria». Inoltre, «il nuovo orientamento deve garantire un processo di apprendimento e formazione permanente, destinato ad accompagnare un intero progetto di vita», si legge in una nota del Mim. Tra le principali novità della riforma ci sono i “moduli curriculari di orientamento”, che saranno introdotti dal prossimo anno scolastico alla scuola media e alle superiori. Si tratta di 30 ore all’anno, anche extracurriculari, per le medie e il primo biennio delle superiori, mentre per il triennio della secondaria di secondo grado sono previste sempre 30 ore l’anno, ma curriculari. «In questo modo – spiega la nota del Mim – viene ulteriormente ampliata la riforma prevista dal Pnrr, che stabiliva, invece, 30 ore curriculari solo per le classi quarte e quinte delle secondarie di secondo grado». Ogni modulo di orientamento di almeno 30 ore prevede apprendimenti personalizzati che vengono registrati in un portfolio digitale che integra il percorso scolastico in un quadro unitario, accompagna ragazzi e famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente all’interno del cammino formativo, ne evidenzia le competenze digitali e le conoscenze e le esperienze acquisite. La riforma prevede poi la figura nuova del “docente tutor”, che sarà individuato da ciascuna scuola media e superiore e, in «dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi», avrà il duplice compito di «aiutare ogni alunno a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono il Portfolio personale» e «costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali» dei ragazzi.
Il ruolo e la formazione dell'orientatore
In Italia non esiste ancora un Albo degli orientatori. Ma sono diverse le associazioni e le società che rappresentano i professionisti. L’orientamento si traduce in una serie di attività diverse con un’unica finalità: sostenere la persona, di qualsiasi età, nelle fasi di transizione, in particolare quando si trova di fronte alla necessità di maturare decisioni importanti per l'istruzione, la formazione e le scelte di carriera e professionali. Il lavoro dell’orientatore è molto articolato e spazia dal fornire informazioni pratiche fino al counseling. È un impegno teorico e operativo allo stesso tempo, fatto di studio, conoscenza della società in cui si opera, capacità di comprensione e valutazione delle persone e abilità nella progettazione di percorsi concreti di orientamento. Al forte bisogno di orientamento qualificato, tuttavia, non corrisponde un altrettanto chiara disciplina di questa professione. Non esistono, per esempio, corsi di laurea ad hoc o iter prestabiliti. Anche se è preferibile una formazione di tipo umanistico o psicologico. Tuttavia la figura dell’orientatore professionale sta acquistando un’importanza e un peso sempre maggiori. La pandemia e l'evoluzione tecnologica sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro e da più parti, nei contesti sia pubblici che privati, si sente sempre più la necessità di orientare o ri-orientare un numero crescente di persone verso un'occupazione. In effetti hanno bisogno di orientamento: studenti, disoccupati, Neet, lavoratori nella fase di transizione professionale, persone che hanno necessità di integrare il proprio reddito. L’orientatore è una figura professionale sempre più richiesta dal mercato del lavoro, in particolar modo presso:
- Scuole di ogni ordine e grado (pubbliche e private);Sportelli orientamento e placement delle Università;Istituti di Istruzione e Formazione Professionale;Centri di formazione;Terzo settore;Servizi per l'impiego e Centri di orientamento professionale;Agenzie per il lavoro;Ufficio Risorse Umane di aziende (pubbliche e private);Patronati, sindacati e organismi professionali;Comunità locali e sociali:Libera professione.
In generale, chi vuole svolgere l’attività di orientatore deve dotarsi di un bagaglio di conoscenze e competenze piuttosto ampio: tecniche di comunicazione, principi base di psicologia, normativa in materia di studio, formazione e lavoro (sia dipendente che autonomo e imprenditoriale), principi di economia, organizzazione aziendale e sociologia. Inoltre, a chi si occupa di orientamento, è richiesto di aggiornarsi continuamente sulle novità del mondo della scuola e del mercato del lavoro, sia sotto il profilo tecnico che sociale.
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