Stellantis: target Ue sull’auto irrealizzabili
Il manager Imparato: «Si rischia un crollo del 30% del mercato». L'ad Filosa a colloquio con Urso: «Lavoriamo insieme»

Gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il settore automobilistico non sono più realistici: l’industria dell’auto rischierebbe di venirne di fatto soffocata. A ribadirlo, oggi, Jean-Philippe Imparato, responsabile Enlarged Europe & European Brands di Stellantis, intervenuto a una tavola rotonda nell’ambito dello Iaa Mobility 2025 di Monaco. «Gli obiettivi europei per il 2030 e 2035 non sono più raggiungibili, a meno che non si ipotizzi di andare incontro a un crollo del mercato di circa il 30% o al tracollo finanziario di tutti i produttori in Europa», ha affermato il manager. «Accogliamo quindi con favore la discussione strategica sull’evoluzione della normativa: è una discussione importante».
Imparato ha sottolineato che il piano industriale Dare Forward resta in gran parte valido, ma andrà adattato alla nuova situazione. «Con l’ad Filosa abbiamo cominciato a discutere di come aggiornarlo: se buona parte dei contenuti può essere confermata, altri cambieranno. In particolare, l’elettrificazione al 100% entro il 2030 non è più raggiungibile, per ovvie ragioni legate alla trasformazione del mercato». Al centro anche il tema dei costi: «Il problema è più importante della gestione dei marchi – ha spiegato –. Il costo per rispettare le normative sulle emissioni, per esempio, è il doppio di quanto si spende per produrre un’auto di segmento B».
Le difficoltà non riguardano solo il quadro generale, ma incidono direttamente sugli stabilimenti italiani. A Mirafiori, Stellantis ha avviato nuovamente il ricorso agli ammortizzatori sociali. Dal 1° settembre – e fino al prossimo 31 gennaio - sono scattati i contratti di solidarietà che coinvolgono 2.300 lavoratori: 903 nella carrozzeria linea 500 Bev, 674 nella carrozzeria linea Maserati, 300 a San Benigno, 294 nelle presse, 85 nella costruzione stampi e 41 al Mould Shop. «La 500 elettrica produce col contagocce – ha spiegato nei giorni scorsi Gianni Mannori, responsabile Fiom-Cgil Mirafiori – la 500 ibrida partirà lentamente non prima di due mesi e nel frattempo i lavoratori resteranno ancora in cassa integrazione. Se non verrà assegnato velocemente un altro modello a Torino, questa situazione continuerà a ripetersi». Oggi l’ad di Stellantis, Antonio Filosa, ha incontrato il ministro Adolfo Urso: «Dobbiamo lavorare insieme», ha commentato uscendo dal Mimit. Lo Iaa Mobility di Monaco si svolge fino al 14 settembre nei padiglioni del Munich Exhibition Center. Stellantis partecipa con Opel e con il brand cinese Leapmotor, al debutto europeo. Il salone mostra le novità e le ambizioni dei costruttori, ma le parole di Imparato fotografano le difficoltà di un comparto chiamato a conciliare normative stringenti, investimenti e sostenibilità economica.
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